Nuove testimonianze

Direttore Psal a giudizio: processo verso la conclusione

tribunale Savona aula

Savona. E’ ripreso con l’audizione di altri tre testimoni il processo che vede a giudizio con l’accusa di omissione d’atti d’ufficio Angelo Sergi, il direttore dello Psal, la struttura complessa per la prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl 2.

L’episodio al centro del processo risale all’agosto del 2012 quando, secondo l’accusa, l’imputato non avrebbe concesso ai suoi ispettori uno “sblocco orario” per poter effettuare un controllo notturno nell’ambito di un’indagine aperta dalla Procura nei confronti della polizia municipale di Ceriale. Un esposto infatti aveva segnalato il mancato utilizzo da parte dei vigili degli indumenti ad alta visibilità nelle ore notturne.

Il direttore dello Psal, almeno secondo la tesi del pm, si sarebbe però rifiutato di autorizzare gli ispettori ad effettuare le verifiche serali invitandoli ad effettuare un controllo documentale e, in seconda battuta, revocandogli l’incarico di seguire quel fascicolo poi assegnato ad altri due colleghi.

Questa mattina sono stati sentiti proprio gli ispettori dello Psal, Stefano Cocco e Davide Ferro, che “ereditarono” l’indagine sulla polizia municipale cerialese che hanno ricordato il momento in cui gli fu assegnato l’incarico, ma anche gli accertamenti che svolsero. Il primo ha spiegato che effettivamente nei confronti del sindaco e del comandante scattarono due sanzioni per il mancato utilizzo delle protezioni individuali ad alta visibilità da parte dei vigili: “Il riscontro della violazione è stato accertato in due occasioni, ma in maniera casuale: nel senso che eravamo in servizio per altri interventi in orario serale e, passando per Ceriale, abbiamo constatato che gli agenti non indossavano i giubbotti”.

Il secondo testimone ha confermato che dal direttore dello Psal erano arrivate indicazioni di svolgere prima accertamenti documentali, ma ha anche specificato di non aver notato “nessun atteggiamento di riguardo” verso la polizia municipale precisando che gli era sembrata “la prassi corretta”.

Infine, come primo testimone della difesa, è stato ascoltato il coordinatore dello Psal Pierangelo Bruno che ha ricordato l’episodio della richiesta di sblocco orario da parte di Diego Mambrin e Orazio Figlioli, i due ispettori inizialmente incaricati di effettuare gli accertamenti sull’esposto. “Avevo qualche perplessità sull’orario notturno e quindi avevo passato la richiesta a Sergi” si è limitato a precisare il testimone.

Il processo è stato rinviato al prossimo 20 maggio per l’audizione di altri testimoni e la discussione. Il difensore di Sergi, l’avvocato Roberto Giacchero, come già anticipato nelle prime udienze, nella sua arringa probabilmente si appellerà ad un decreto ministeriale del 9 giugno 1995 nel quale, in riferimento ai dispositivi di alta visibilità, sarebbe indicato l’obbligo di indossarli anche di giorno per gli appartenenti alle forze dell’ordine che operano sulla strada. Sulla base di questa normativa quindi, secondo la difesa, l’accertamento sui vigili di Ceriale non doveva necessariamente essere svolto in orario serale.

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