Vita di chiesa

Conti economici e agenda del vescovo Oliveri “sfoltita” d’autorità da Borghetti

Tutto passato ai raggi x da monsignor Borghetti che rispetta alla lettera la "Bolla Papale"

oliveri

Albenga. I conti economici della Diocesi, il patrimonio della Chiesa albenganese e imperiese, quindi il Museo Diocesano.

Tutto passato ai raggi X da monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo coadiutiore arrivato il 25 marzo scorso su disposizione di Papa Bergoglio. Una “bolla papale” che gli ha affidato pieni poteri e quindi il presule di Pitigliano – Orbetello ha assunto l’incarico di “esattore”, “contabile”, “controllore” a 360 gradi.

Nomi, conti, deleghe, ordinazioni, attività religiose, anche il calendario degli appuntamenti del vescovo attuale, Mario Oliveri, tutto spulciato dall’occhio vigile del vescovo Borghetti da Orbetello.

Succede allora che si arriva al segretariato di Oliveri. Passati al vaglio gli appuntamenti in calendario. Balzano agli occhi di Borghetti allora le richieste di audizione da parte di sacerdoti della Diocesi di Albenga e Imperia e non solo di fedeli “amici” del vescovo che chiedono di poterlo incontrare. Quell’elenco è stato sfoltito per non “appesantire” le giornate di Mario Oliveri.

A lui, secondo le disposizioni di Borghetti, restano le celebrazioni delle messe delle cresime che in questo periodo sono numerose: pure quelle però sono divise. In Diocesi la “bolla papale” rappresenta i dieci comandamenti da osservare ogni giorno non solo per Borghetti, ma per tutti coloro che vivono e lavorano nella comunità della Chiesa albenganese e imperiese.

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