Albenga. “Un sindaco bugiardo è già una disgrazia per Albenga. Un sindaco bugiardo all’ennesima potenza in un video, però, è ancora peggio davanti all’intera cittadinanza ingauna, perchè si autodistrugge fino a perdere di credibilità e non solo sul piano politico”.
Sembra non avere fine il botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Forza Italia Eraldo Ciangherotti e il primo cittadino Giorgio Cangiano a proposito della Tasi di Albenga.
Dopo l’attacco di ieri, la replica, la contro-replica e ancora la risposta di oggi, ecco che l’ex assessore ai servizi sociali contrattacca: “La delibera sulla Tasi votata in consiglio comunale il 9 settembre 2014 è stata inviata al ministero dell’economia e delle finanze per l’approvazione nella piattaforma del Mef e la successiva applicazione. Detta delibera comunale presenta, come primo intervento trascritto nella discussione dell’argomento, il discorso del sindaco che parla di un costo della Tasi stimato in 40 euro a famiglia per l’aliquota dello 0,75 per cento”.
“Noi – aggiunge Ciangheroti – abbiamo detto da subito che la Tasi ad Albenga ha reso alle casse comunali la bellezza di 2 milioni e 931 mila euro di gettito totale, valore che suddiviso per 11 mila e 56 famiglie, senza distinzione di aliquote per immobile, ha registrato un’incidenza media pari a 265 euro per ogni famiglia. Nessuno di noi ha fatto riferimento esclusivamente alla prima casa. In nessun caso, aliquota allo 0,75 per cento o aliquota al 2,4 per cento, ha prodotto, come invece dichiara il sindaco Cangiano, ‘un impatto stimato di circa 40 euro a immobile, che seppur economicamente rilevante non è devastante per nessuno’. Per di più con un valore di detrazioni pari a poco più di 80 mila euro, 7 euro a famiglia”.
Conclude l’esponente di Forza Italia: “Piaccia o no, invitiamo Giorgio Cangiano dal prossimo consiglio comunale, soprattutto in sede di delibere di bilancio sulla pelle dei cittadini, ad abituarsi a dire la verità senza addentrarsi in strade pericolose pur di mascherare alla gente di Albenga gli effetti della tassazione sempre più opprimente voluta dal governo di Matteo Renzi”.