Vado Ligure. E’ partita alle 9.30 dai cancelli della centrale la manifestazione di protesta organizzata dai lavoratori di Tirreno Power. Dall’impianto, gli operai si sono diretti verso la via Aurelia, dove sosteranno in presidio per circa un’ora bloccando il traffico. Poi faranno marcia indietro e si recheranno presso il palazzo civico di Vado, dove ad attenderli ci saranno il sindaco Monica Giuliano e il suo collega quilianese Alberto Ferrando.
La decisione di scioperare è arrivata ieri pomeriggio, al termine di un’assemblea dei lavoratori. A scatenare la protesta è stata la situazione di stallo in cui versa la vertenza sulla centrale: “Purtroppo la situazione è sempre più disperata – dice Maurizio Perozzi di Rsu – E’ passato oltre un anno dal sequestro della centrale e finora non si è fatto niente. Nel frattempo sono rimasti a casa tutti i lavoratori dell’indotto, alcuni in cassa integrazione straordinaria, e tutti i dipendenti di Tirreno Power sono in mobilità o in contratti di solidarietà. Purtroppo la situazione non avanza di un millimetro”.
I tavoli ministeriali (e non solo) sono stati diversi, ma non hanno portato a risultati apprezzabili: “Purtroppo tutti gli impegni che ci sono stati dal punto di vista governativo per far ripartire la centrale sono diventati lettera morta. Ora Tirreno Power deve confermare il progetto industriale e confermare decisamente che vuole andare avanti sul carbone”.
I lavoratori sono pronti a tutto. “Dobbiamo percorrere tutte le strade e interpellare tutti i soggetti che possono aiutarci a far ripartire lo sviluppo industriale e questa economia sostenibile con la tutela dell’ambiente. E’ l’unico per cercare di dare uno sviluppo all’Italia”.