Savona. Nuova tappa nel secondo processo al maresciallo Santino Piazza, il carabiniere accusato di circonvenzione d’incapace il cui procedimento è, di fatto, ripartito da zero dopo l’annullamento, da parte della Cassazione del patteggiamento ad un anno e due mesi definito il 10 gennaio 2014. Questa mattina in tribunale è stato conferito ad un perito l’incarico per la trascrizione delle telefonate.
Prosegue dunque l’iter del processo ordinario, dopo che Piazza ha rifiutato il patteggiamento o altro rito alternativo. “A gennaio 2014 la scelta di patteggiare fu dettata dalla stanchezza – aveva spiegato l’imputato ai cronisti – Se non avessi accettato quella soluzione sarei rimasto agli arresti domiciliari per altro tempo e non me la sono sentita. Adesso è diverso: sono libero, sono sereno e determinato a far emergere la verità”.
Il patteggiamento era stato impugnato dal Procuratore Generale della Corte d’Appello di Genova e poi annullato dalla Cassazione perché era stata ravvisata una “violazione di legge” (in particolare era contestata la fase del giudizio in cui era stato ammesso il rito alternativo senza che fosse stato chiesto entro i termini previsti dal codice).
I guai per Piazza, vice comandante della stazione carabinieri di Pietra Ligure, erano iniziati all’inizio del luglio 2013 con l’arresto per l’accusa di circonvenzione d’incapace nei confronti di una novantenne dalla quale era stato nominato erede universale. La Procura contestava al militare proprio questa nomina, ma anche di aver ottenuto che una somma di centomila euro fosse divisa a metà e versata su due libretti postali, uno intestato a lui e l’altro cointestato, nonché di essere depositario di una procura speciale e generale da parte della signora. Secondo l’accusa, nonostante l’anziana lo abbia difeso anche in sede di incidente probatorio, non ci sarebbero stati dubbi sul fatto che il maresciallo Piazza abbia conquistato la sua fiducia con l’intento di raggirarla.
Nel corso delle indagini su questo caso i carabinieri avevano scoperto un secondo presunto caso di circonvenzione verso una vedova di 85 anni (che nel frattempo è deceduta), sempre di Pietra Ligure. Accuse che Piazza ha sempre respinto con decisione: “Non ho mai preso un centesimo” ha ribadito ancora stamattina. “Sono determinato a dimostrare come stanno le cose. Voglio affrontare il processo. Lo faccio anche per i miei figli: un domani almeno potranno leggere nero su bianco i verbali e vedere quello che è successo”.