Weekend di lezioni

A Loano un corso per gestire le “emergenze sanitarie in alto mare”

L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la Marina di Loano, lo Yacht Club e la Croce Rossa

vela
Foto d'archivio

Loano. “Emergenze sanitarie in alto mare”. E’ il titolo del corso per naviganti organizzato dal dottor Massimo Vecchietti in collaborazione con Marina di Loano, Yacht Club Loano, che hanno fornito la sede, della Croce Rossa Italiana e di alcuni colleghi.

Il corso, che si terrà con una formula full immersion il 25 e 26 aprile, prevede la partecipazione di 15 “allievi” (fino ad un max di 17) ed avrà una impronta prevalentemente pratica. Metterà i discenti di fronte agli eventi improvvisi, più o meno gravi, che possono presentarsi su di una imbarcazione in navigazione in alto mare, insegnando loro come affrontare queste situazioni critiche.

I collaboratori del dottor Massimo Vecchietti saranno i colleghi Luigi Madruzza e Angelo Giusto per quanto riguarda lo staff medico ed Infermieri Professionali di area critica (Asl 2 Savonese) ed Istruttori Volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato Locale di Loano, per l’assistenza alle manovre pratiche.

“Una interessante auspicio è che questa iniziativa possa diventare di tipo ‘residenziale’ con l’effettuazione di 3/4 corsi ogni anno, collocando presso il Marina di Loano una iniziativa che riteniamo di grande utilità” dicono gli organizzatori.

Il corso ha già raggiunto in pochi giorni il massimo degli iscritti con velisti provenienti da Roma, Bologna, Milano, Torino e Firenze. Ovviamente la platea dei possibili interessati non si limita ai velisti, ma può interessare anche armatori di imbarcazioni a motore o personale di medi e grandi Motor-Yacht che affrontano navigazioni d’altura.

Il Dr.Massimo Vecchietti dall’età di 10 anni ha sempre avuto la passione per la vela iniziando con il “dinghi” del padre sul Lago Maggiore e poi passando alle regate di classe sui “470”. Dal 1985 fino al 2006 ha navigato con yacht a vela nel mediterraneo occidentale, raggiungendo le coste spagnole, le isole Baleari, le grandi isole italiane e la costa della Tunisia. Raggiunta l’età della pensione, il mare ha occupato la gran parte del suo tempo (naviga infatti da aprile a ottobre) e, con Paola, la moglie, ha iniziato ad affrontare orizzonti più lontani raggiungendo il Mar Nero e cabotando tra le isole dell’Egeo e la costa turca.

Durante le navigazioni e nei mesi invernali, passati a studiare nuove rotte per la successiva stagione, ha notato quanto fosse sentita, soprattutto dai naviganti “d’alto mare”, la necessità di essere preparati di fronte ad emergenze sanitarie che dovessero presentarsi su piccole e medie imbarcazioni in navigazione lontano dalle coste.

Stimolato anche da amici velisti, ha quindi immaginato un corso per naviganti “laici” impostato su quelle azioni che un “non sanitario” può in sicurezza eseguire e che possano risolvere o almeno contenere le conseguenze di vari eventi patologici in attesa di soluzioni più efficaci, quando l’imbarcazione avrà raggiunto un porto.

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