Preso in vacanza!

Tangenti, in manette i dirigenti del colosso coop “Cpl Concordia”: a Spotorno arrestato Maurizio Rinaldi

L'arresto eseguito nella notte dai carabinieri

Carabinieri Albenga

Spotorno. Un arresto questa notte a Spotorno eseguito dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sulle opere di metanizzazione che hanno interessato i comuni dell’isola di Ischia. In manette è finito il presidente del Cda della Cpl Concordia Distribuzione, Maurizio Rinaldi, arrestato dai carabinieri nella sua seconda casa a Spotorno, dove pensava di trascorre le festività pasquali. Ora si trova nel carcere di Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Nel mirino degli investigatori un sistema di tangenti versate a pubblici ufficiali per aggiudicarsi appalti pubblici. Altre dieci le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, tra cui anche il sindaco di Ischia. Agli arresti anche il responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo Francesco Simone, l’ex presidente Roberto, il responsabile commerciale dell’area Tirreno Nicola Verrini, il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli, l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico. Domiciliari. per il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Ischia Silvano Arcamone, mentre per Massimo Continati e Giorgio Montali, rispettivamente direttore amministrativo e consulente esterno della Cpl è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

I reati contestati, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, dalla turbata libertà degli incanti al riciclaggio, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

La Cpl Concordia è una cooperativa con sede nel Modenese, nata nel 1899. Negli atti dell’inchiesta viene definita una “tra le più antiche cosiddette ‘cooperative rosse’”. Opera a livello internazionale, con 1.800 addetti e 70 società controllate e collegate in tutto il mondo e un fatturato consolidato di 461 milioni nel 2014. Ha un ufficio operativo anche a Savona, in via Genova.

Si tratta di un gruppo cooperativo cosiddetto ‘multiutility’ che si occupa di energia in tutti i suoi aspetti: dall’approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili.

Al vaglio degli inquirenti l’utilizzo di fondi neri mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con una società tunisina (Tunita sarl) con cui retribuire pubblici ufficiali per ottenerne i “favori” nell’aggiudicazione di appalti con le pubbliche amministrazioni.

Nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria gli inquirenti stanno passando al setaccio tutti i contratti e appalti vinti dalla Cpl Concordia e non si escludono a breve anche nuovi sviluppi. L’inchiesta è coordinata dai pm Woodcock, Carrano e Loreto.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.