Stalking

Pedina la ex, la minaccia di morte e la schiaffeggia: resta in carcere

L'uomo in casa aveva anche una pistola Beretta calibro 6,35 illegale

tribunale

Loano. Resta in carcere l’albanese di 34 anni finito in manette due giorni fa a Loano con l’accusa di stalking verso la ex fidanzata. L’uomo questa mattina è stato interrogato dal gip Fiorenza Giorgi che ha convalidato l’arresto e la misura cautelare.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri che lo hanno arrestato, l’altro pomeriggio l’uomo ha fermato la ex in mezzo alla strada, l’ha minacciata di morte e le ha tirato due sberle. Un episodio che sarebbe stato solo l’ultimo di una lunga serie di comportamenti persecutori verso la donna, con la quale la storia era finita da qualche settimana. Una rottura che l’uomo non accettava: da circa una decina di giorni tempestava di telefonate ed sms la ragazza che, in qualche occasione, era anche già stata pedinata.

Due giorni fa l’epilogo della vicenda con l’arresto immediato del trentaquattrenne che, tra l’altro, non era nuovo a simili comportamenti (ha un precedente specifico con un’altra ragazza).

Oltre all’accusa di stalking i militari hanno contestato all’albanese anche quella di detenzione abusiva di un’arma. Dopo l’arresto infatti è scattata una perquisizione domiciliare nel suo appartamento dove è stata ritrovata una pistola Beretta calibro 6,35 illegale (era stata rubata a Milano una decina di anni fa).

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