Sanità

“Negano l’ambulanza ‘convenzionata’ ad un malato per andare a Genova”: Ciangherotti contro l’Asl

eraldo ciangherotti

Albenga. Un malato al quale viene negato il trasporto in ambulanza convenzionato. A denunciare il caso è il consigliere comunale ingauno e provinciale Eraldo Ciangherotti che racconta: “C’è da rimanere basiti per tanta crudeltà. Un anziano paziente albenganese vedovo, ieri mattina, mi ha telefonato all’alba con la voce avvilita tra l’incredulo e il magone”.

“E’ malato di tumore, sta facendo le cure oncologiche per cercare di guarire senza una predicibilità certa, è fisicamente a carico del proprio figlio perché ha bisogno di essere accompagnato per andare a ricevere le terapie periodiche – prosegue Ciangherotti -. Per affrontare il difficile camino del tumore e cercare disperatamente di guarire, ha scelto di affidarsi a medici oncologi di un Centro specializzato a Genova”.

“L’Asl 2 savonese, quasi a volerlo punirlo per non affidarsi alle cure di analoghi medici ospedalieri del nostro territorio, gli nega il trasporto in ambulanza convenzionato. Nonostante il paziente sia impossibilitato a deambulare, requisito che per la patologia oncologica, previa richiesta medica, gli darebbe diritto al trasporto in ambulanza dal domicilio al presidio di cura e viceversa” osserva il consigliere comunale albenganese.

“Certo, l’Asl 2 savonese, sotto la direzione del Partito Democratico al governo in Regione Liguria, si giustificherà sicuramente motivando questo diniego con la spending review sulla sanità, ma io mi chiedo: dove è andato a finire il diritto per ciascun cittadino di farsi curare dove vuole? Negando il diritto ad un trasporto in ambulanza e costringendo il paziente pensionato a pagarsi, di tasca sua, un mezzo idoneo per farsi accompagnare a Genova per sottoporsi alle terapie oncologiche, si rispetta la libertà individuale e l’inviolabile diritto di scegliere dove e come intraprendere le cure? Mi piacerebbe che chi al governo della sanità in regione liguria e a Roma effettua tagli a discapito della salute delle persone, ricordasse che il Sistema Sanitario Nazionale lo pagano i cittadini con le loro tasse, senza alcun distinguo” conclude Ciangherotti.

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