Attentato di tunisi

Costa Fascinosa attracca al Palacrociere dopo il viaggio odissea

Tra i passeggeri moltissimi liguri che hanno vissuto il dramma per una crociera nel Mediterraneo che doveva essere memorabile

Savona. E’ arrivata questa mattina la Costa Fascinosa la nave con a bordo i turisti che mercoledì scorso sono stati coinvolti nell’attentato terroristico al museo Bardo a Tunisi. Tra i passeggeri moltissimi liguri che hanno vissuto il dramma per una crociera nel Mediterraneo che doveva essere memorabile. Ad attenderli allo sbarco i parenti arrivati in auto al Palacrociere di Savona all’alba. Al terminal, per garantire la sicurezza nelle operazioni di sbarco, sono arrivati gli agenti della polizia di frontiera, della capitaneria di porto, oltre al personale di Costa Crociere e del consorzio savonese addetto alla stazione marittima della Torretta. In molti hanno seguito le operazioni di attracco della nave anche dal lungomare Matteotti dopo aver visto la prua della Fascinosa entrare dalla diga foranea del porto savonese.

Intanto l’aereo con a bordo le salme della quattro vittime dell’attentato è arrivato ieri in Italia. Ad accogliere i feretri in arrivo da Roma il sindaco Piero Fassino, il prefetto Paola Basilone, i comandanti delle Forze dell’ordine e l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia che ha benedetto le bare. Numerosi i famigliari presenti in aeroporto.  Le vittime italiane sono Francesco Caldara, pensionato 64enne di Novara che era in crociera con la compagna; l’informatico torinese Orazio Conte, in vacanza con la moglie; e Antonella Sesino, 54 anni dipendente del Comune di Torino; Giuseppina Biella, 70enne di Monza, ma che da tempo risiedeva con il marito Sergio Senzani a Pietra Ligure.

E’ un momento di grande dolore e sconcerto per un fatto inspiegabile – ha commentato Nosiglia dopo aver portato conforto ai parenti delle vittime – mi hanno parlato dei loro congiunti, persone oneste, semplici e generosi”. “Adesso bisogna stringersi con grande solidarieta’ intorno a queste famiglie – ha aggiunto Nosiglia – queste tragedie ci aiutano a capire che bisogna superare l’individualismo. Spesso diamo per scontate parole come democrazia, verita’, bene e giustizia, ma non sono concetti astratti. Dobbiamo avere fiducia e speranza, il terrorismo puo’ essere vinto”.

Ad agevolare la fuga di decine di turisti che si trovavano nella sale del museo del Bardo al momento dell’irruzione dei terroristi sono state, insieme ad alcuni elementi delle forze dell’ordine, le loro guide che stavano illustrando le opere esposte..

E la manifestazione mondiale del Forum Sociale martedì prossimo si concluderà davanti al Bardo. A difendere convivenza e diritti di tutti. Lo ha precisato Raffaella Bonini sul sito globalist.it. Nel giorno della riapertura del Bardo, dopo l’assurda tragedia di mercoledì scorso, prenderà il via anche il World Social Forum 2015, i cui organizzatori hanno confermato lo svolgimento per non mostrare cedimento di fronte alla minaccia terrorista. Dal 24 al 28 marzo il Campus Universitario Farhat-Hached di Tunisi sotto lo slogan “dignita’ e diritti” diventerà il centro di discussione e di dibattito dei movimenti social di tutto il mondo, un appuntamento importante per dimostrare solidarieta’ alla societa’ civile tunisina e per rimettere al centro del discorso temi quali diritti sociali e sviluppo economico sostenibile.

 

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