Operazione antidroga

Cocaina in casa: gli arrestati si difendono dal gip

L'albanese arrestato spiega: "Avevo lo stupefacente in custodia", mentre la moglie e la cugina negano di sapere che fosse nell'appartamento

Tribunale Savona

Savona. Sono stati interrogati questa mattina dl gip Emilio Fois i tre albanesi, Defrim Mulgeci, 37 anni, la moglie Xhevahire Mulgeci, 38 anni, e la cugina della donna, Kuca Neslie, 33 anni, finiti in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.

Nel corso dell’interrogatorio le due donne si sono difese spiegando di non sapere nulla di quella droga e nemmeno che fosse in casa. Qualche ammissione sarebbe invece arrivata da parte di Mulgeci che avrebbe spiegato di aver tenuto lo stupefacente nel suo appartamento “in custodia”. L’uomo avrebbe quindi negato di essere coinvolto in un giro di spaccio.

Al termine degli interrogatori il gip ha convalidato gli arresti, ma si è riservato di decidere sulle misure cautelari da applicare (per il momento tutti e tre restano in carcere). Nel frattempo sarà anche eseguita una perizia sullo stupefacente per verificarne l’esatta composizione.

L’arresto dei coniugi albanesi e della cugina della donna ha preso le mosse da una perquisizione domiciliare in via San Lorenzo a Savona, scattata per cercare delle armi, ma durante la quale i poliziotti avevano trovato un discreto quantitativo di droga.

Per la precisione gli agenti della squadra mobile avevano trovato quasi un etto e mezzo di cocaina (140 grammi) e 60 grammi di eroina. Parte dello stupefacente era anche già suddiviso in dosi contenute in confezioni con pesi crescenti: dalla più piccola di un grammo fino ad arrivare a quella da venti. Dall’alloggio inoltre erano saltati fuori anche diecimila euro in contanti che, secondo gli inquirenti, sono il provento dell’attività illecita.

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