Protezione "incivile"

Automobilista aggredito sotto gli occhi dei figli dai cantonieri sull’auto della Protezione Civile fotogallery video

Arnasco.  Aggredito sotto gli occhi dei figli di sei o otto anni da alcuni uomini a bordo di un’auto della Protezione Civile (che poi si è scoperto essere cantonieri del Comune ndr). E’ successo ad un automobilista che lo scorso fine settimana si trovava ad Arnasco, nell’entroterra di Albenga.

Il suo racconto è davvero da film thriller. “Insieme ai miei figli di sei e otto anni stavamo andando in macchina verso Arnasco, quando ho visto il mezzo della protezione civile che stava spruzzando diserbante lungo la strada detta degli ulivi. Parte della sostanza mi è anche finito dentro l’abitacolo. Allora sono andato a parlare col sindaco, Alfredino Galizia, che conosco personalmente (ho abitato diversi anni ad Arnasco ed ho collaborato con l’amministrazione organizzando eventi culturali e laboratori nelle scuole del paese), per avere chiarimenti sulla scelta di favorire il diserbo al posto di soluzioni alternative, sicuramente meno invasive e più economiche. Lui mi ha ringraziato dicendomi che avrebbe approfondito e risolto la questione”.

E così prosegue il suo racconto: “Mentre tornavo indietro ho rivisto lo stesso mezzo che continuava a spruzzare e mi sono fermato per documentare da lontano questa pratica col cellulare. Il risultato è che sono stato raggiunto dall’auto. Uno dei due operatori, dopo essere sceso dalla macchina, ha tentato di colpirmi con la parte terminale della gomma e di prendermi il telefono. Sono scappato correndo in direzione della mia auto, accostata al bordo della strada a una ventina di metri, dove mi aspettavano i bambini. Dopo che quell’uomo è risalito a bordo, il mezzo della protezione civile mi ha nuovamente raggiunto, allora mi sono rifugiato in macchina con l’intenzione di allontanare me e i bambini dal pericolo, ma sono riuscito a ripartire con grosse difficoltà perché l’autista ha posizionato la vettura in modo da bloccarmi la strada, rompendomi lo specchietto retrovisore, il segnalatore di direzione e rigando la carrozzeria”.

Una storia agghiacciante che prosegue così: “I bambini erano molto spaventati e io mi sono diretto subito alla stazione dei carabinieri più vicina, quella di Cisano sul Neva: da lì sono stato indirizzato alla stazione di competenza, Villanova d’Albenga, dove ho fatto una preliminare denuncia verbale, alla quale seguirà regolare denuncia scritta. Quello che non riesco a capire è…il perché di tutta questa violenza gratuita e senza limiti…non si sono fermati nemmeno alla vista dei bimbi“, conclude l’automobilista che ha anche pubblicato un video dell’aggressione subita.

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