Oggi incontro tecnico tra Regione Liguria e Tirreno Power per definire gli ultimi dettagli in vista dell’atteso e decisivo incontro di domani a Roma sul futuro della centrale a carbone di Vado Ligure, con il governo, nelle diverse componenti, chiamato a dare una risposta definitiva, ovvero definire un percorso anche normativo che possa consentire gli interventi di ristrutturazione del sito produttivo per allinearsi ai parametri AIA e prospettare così una continuità produttiva e occupazionale.
Al faccia a faccia di oggi pomeriggio ci saranno il presidente della Regione Claudio Burlando, l’assessore regionale Renzo Guccinelli e la dirigente Gabriella Minervini, tutti e tre ancora indagati dalla Procura della Repubblica per il reato di disastro ambientale.
Ma guardando al vertice romano, così il governatore ligure: “E’ chiaro che siamo in una fase decisiva e delicata per il futuro di tanti lavoratori e dell’indotto. Credo che domani sarà il giorno della verità con il governo che, finalmente, dovrà definire o meno le iniziative necessarie che permettano di far ripartire la centrale di Vado Ligure, nel rispetto delle normative ambientali e di tutela della salute” dice Burlando.
“E’ necessario individuare un percorso unitario e fattibile, altrimenti bisognerà arrendersi. Rimane la questione del sequestro giudiziario, sul quale si potrà intervenire solo nel caso arrivino risposte positive dal governo e se si avrà una concreta possibilità di avviare la ristrutturazione della centrale”.
“Questa lunga agonia che pesa su lavoratori e tante famiglie savonesi deve finire. Avere subito la risposta e , nel caso, prendere atto delle sue conseguenze” conclude Burlando.