Savona. Uno sciopero regionale del trasporto pubblico della durata di 24 ore. E’ quello che è stato indetto per la giornata di martedì 10 marzo dalle sigle sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Trasport Ugl per protestare contro “le modifiche che la Regione intende apportare alla legge Regionale sul trasporto pubblico, n. 33/2013, in materia di esodi anticipati”.
I sindacati contestano in particolare: “Le estemporanee dichiarazioni di esuberi delle imprese, non supportate da alcun piano aziendale e, men che mai, dal necessario confronto sindacale; la poca chiarezza sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali da applicare ai dipendenti, che, volontariamente, interrompono il rapporto di lavoro, non garantiscono la tutela del reddito e rischiano di comportare pesanti ripercussioni sul trattamento pensionistico degli stessi; l’impossibilità di porre in pensionamento anticipato il personale viaggiante, se non si procede alle necessarie assunzioni nella medesima figura professionale; l’ostinata volontà delle aziende di peggiorare le condizioni di lavoro del personale, che hanno già assunto livelli insostenibili, senza valutare possibili opzioni tecniche e contrattuali alternative con analogo contenuto economico”.
E ancora, i rappresentanti dei lavoratori sono contro: “La poca chiarezza su una necessaria clausola di salvaguardia, a garanzia dei lavoratori posti in pensionamento anticipato, in caso di modifiche al sistema pensionistico che dovessero intervenire; la mancata stipula dell’accordo di programma tra Regione ed Enti locali, che, non garantendo risorse adeguate, impedisce alle aziende pubbliche in una condizione patrimoniale ed economica equilibrata, indispensabile per partecipare in Ati all’imminente gara per l’affidamento dei servizi regionali”.
Ogni azienda di trasporto sciopererà in maniera differente. Per quello che riguarda Tpl, il personale viaggiante incrocerà le braccia dall’inizio del servizio fino alle 5 del mattino, poi dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20 alla fine del servizio. Il personale esentato sciopererà come da accordi aziendali, mentre il resto dei lavoratori per tutto il turno.