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Savona, vendute le quote di Autofiori: 4,4 milioni per Palazzo Santa Chiara‏

palazzo santa chiara

Savona. Il sindaco di Savona Federico Berruti ha ufficializzato la cessione delle quote del Comune in Autofiori, che sono state acquisite dalla stessa società autostradale, per un valore di 4,4 milioni di euro. L’iter di cessione delle quote, quindi, si è chiuso positivamente, con l’amministrazione comunale pronta a utilizzare queste risorse per la prima fase del restyling di Palazzo Santa Chiara.

Come già affermato dal primo cittadino, il recupero di Santa Chiara (che diventerà un contenitore culturale) rappresenta “un progetto-bandiera per la città, dopo il vecchio ospedale questo recupero con una destinazione pubblica e culturale andrà a sanare una delle restanti ferite urbanistiche. E mi pare un progetto che possa unire la città: il restyling architettonico previsto ed il suo utilizzo a contenitore culturale è un qualcosa che tutti possono condividere”.

L’immobile è l’edificio più grande del centro storico di Savona, fatto costruire nel 1495 dal cardinale savonese Giuliano della Rovere (futuro Papa Giulio II) su progetto del celebre architetto fiorentino Giuliano da Sangallo, considerato uno dei gioielli dell’architettura rinascimentale toscana; nel 1673 si insediarono le Monache Clarisse da cui deriva il nome attuale di Santa Chiara.

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