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Il distretto sociale 7 adesrisce al progetto Home Care Premium per l’assistenza domiciliare ai non autosufficienti

badante

Savona. Il distretto sociale 7 Savonese (che riunisce i Comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Mioglia, Pontinvrea, Quiliano, Sassello, Savona, Spotorno, Stella, Urbe, Vado Ligure e Varazze) ha aderito all’iniziativa nazionale Home Care Premium dell’Inps, (Gestione ex Inpdap) che finanzia progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti che abitano in case private o sono inseriti in strutture sociali o di tipo familiare (comunità di tipo familiare e gruppi appartamento con funzioni di accoglienza e bassa intensità assistenziale), strutture a carattere comunitario caratterizzate da bassa intensità assistenziale, destinate ad accogliere persone con limitata autonomia personale o anziani parzialmente non autosufficienti.

Possono beneficiare degli interventi del progetto i dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e familiari di primo grado, i giovani minori orfani di dipendenti e pensionati pubblici.

Sono equiparati ai figli i giovani minori regolarmente affidati e i nipoti minori con comprovata vivenza a carico del titolare del diritto. I beneficiari devono essere non autosufficienti e residenti in uno dei 14 Comuni del distretto sociale 7 Savonese.

Questi progetti sono diretti agli iscritti all’Inps (gestione dipendenti pubblici e pensionati della pubblica amministrazione e ai loro familiari di primo grado) in condizione di non autosufficienza e vengono finanziati attraverso il Fondo Credito e attività sociali, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35 per cento sulle retribuzioni del personale della pubblica amministrazione in servizio.

I progetti si rivolgono ai pensionati della pubblica amministrazione appartenenti alle categorie dei cosiddetti “Né/Né”), né troppo poveri per accedere ai servizi pubblici, né troppo abbienti per poter sostenere economicamente interventi privati di assistenza. L’intera iniziativa è soggetta a monitoraggio continuo per identificare le migliori esperienze maturate sul territorio di cui si propone il trasferimento anche ad altre realtà territoriali.

Nello specifico Home Care Premium si pone l’obiettivo di attuare e sostenere finanziariamente percorsi sostenibili che tengano conto del contesto nazionale attuale: risorse finanziarie limitate, crescita del bisogno a seguito dell’innalzamento di età della popolazione, evoluzione delle strutture familiari e sociali di base. Il progetto ha lo scopo non solo di sostenere e definire interventi diretti assistenziali in denaro o natura ma anche di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari. Per questo, ampio spazio di intervento a carico dell’Istituto viene dedicato alle attività di informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei caregivers.

Le forme di supporto potranno essere dirette, con prestazioni prevalenti (contributo economico mensile fino ad un valore massimo di millle e 200 euro erogati direttamente dall’INPS, gestione ex Inpdap, in relazione al bisogno e alla capacità economica del nucleo familiare, per la remunerazione di personale assistente familiare sulla base della certificazione Isee), o indirette, con prestazioni integrative e complementari erogate dal distretto sociale 7 a supporto del percorso assistenziale quotidiano (tra cui servizi di sollievo e assistenza domiciliare, svolti da operatori qualificati o volontari; servizi di accompagnamento).

Rispetto al contributo per prestazioni integrative gli interventi potranno consistere in servizi professionali domiciliari, supporti e servizi assistenziali accessori; prestazioni integrative in favore di disabili minori ex legge 104/1992 o in possesso di DSA ex legge 170/2010 (con livello medio di non autosufficienza accertata in sede di visita); interventi economici in favore di soggetti Non autosufficienti residenti presso strutture sociali residenziali o per i quali sia valutata l’impossibilità di assistenza domiciliare.

Si definiscono non autosufficienti “i soggetti non autonomi nello svolgimento di una o più delle attività quotidiane di natura personale o sociale, all’interno o all’esterno del proprio domicilio e che necessitano, pertanto, dell’aiuto regolare di un’altra persona”.

Le attività quotidiane che verranno valutate sono: mobilità domestica (capacità di alzata e rimessa a letto, mobilità all’interno del domicilio durante la giornata, anche con l’ausilio di supporti); igiene personale (bagno/doccia, cura igiene); toilette (andare autonomamente in bagno, pulirsi e rivestirsi; continenza/incontinenza); vestizione; alimentazione; preparazione pasti; assunzione farmaci; housekeeping (capacità di governo della casa, pulizie domestiche, funzioni lavanderia biancheria/indumenti; riposo notturno (eventuale necessità assistenza/monitoraggio notturna); uso telefono e strumenti di alert; attività extra domiciliare: socializzazione/acquisto generi di primaria necessità; autonomia economica/uso del denaro.

Le domande potranno essere presentate anche in difetto della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) necessaria per ottenere l’attestazione Isee.

La Dsu dovrà comunque essere prodotta entro il termine previsto per la ricezione delle domande ovvero il 31 marzo, essendo requisito imprescindibile per l’accesso alle prestazioni.

Per informazioni è possibile rivolgersi al distretto sociale 7 in via Quarda Inferiore 4 a Savona (tel 019/83105533, fax 019/83105526, mail: segreteria.tecnica@comune.savona.it).

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