Economia

Tirreno Power, Ministero Ambiente replica all’azienda: “Copertura carbonile è un falso problema”

Tirreno Power operazione trasparenza

Vado Ligure. Si fa al calor bianco lo scontro attorno alla centrale elettrica Tirreno Power di Vado. Dopo la nuova AIA, Autorizzazione integrata ambientale, che ieri ha confermato le prescrizioni individuate in sede istruttoria lo scorso dicembre e il duro comunicato dell’azienda che giudica il documento “inattuabile e inaccettabile”, ecco la replica del Ministero dell’Ambiente.

“La scadenza della realizzazione della copertura del carbonile è un falso problema – si legge in una nota – La revisione dell’Aia a firma del Ministero dell’Ambiente è stata istruita prima della proroga accordata dallo Sviluppo Economico per rivedere i tempi della realizzazione della copertura del carbonile. E quindi il Ministero dell’Ambiente non poteva tenerne conto. E’ altrettanto chiaro, in considerazione dell’importanza dell’argomento, che la domanda di adeguamento del termine della copertura del carbonile, se e quando presentata, sarà esaminata in tempi brevissimi”.

Un punto, quello della copertura del parco carbonile, finito all’indice proprio da parte di Tirreno Power. “Il paradosso della situazione – aveva infatti spiegato l’azienda – è ben evidenziato dalla contemporanea emissione, sempre il 31 dicembre, anche del decreto del ministero dello Sviluppo economico che autorizza la costruzione della copertura del carbonile. La nuova Aia non recepisce nemmeno questo provvedimento mantenendo la scadenza al marzo 2015 per un’opera colossale per la cui conclusione il decreto dello Sviluppo economico prevede 30 mesi di tempo, invece dei tre mesi concessi dalla nuova Aia”.

“L’impianto – replica ancora il Ministero dell’Ambiente – è ancora oggi sotto sequestro da parte della magistratura e non risulta richiesto il dissequestro degli impianti sulla base del rinnovo dell’Aia appena concessa”.

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