Politica

Santa Corona, il meet-up di Pietra: “Il Dea messo al sicuro non dal sindaco ma da altri”

Ospedale Santa Corona Pietra

Pietra. “E’ piuttosto divertente assistere ad inutili esperimenti di arrampicata libera sugli specchi. A parlare sono gli atti e i documenti. Non c’è spazio per la retorica demagogica né per l’artefazione della realtà”.

Anche il meet-up di Pietra Ligure interviene in merito alle polemiche divampate tra il sindaco di Pietra Dario Valeriani e vari esponenti di centro-destra in merito alla recente approvazione da parte della giunta regionale della mozione a tutela del Dea di 2^ livello del Santa Corona e della strutturazione dei quattro ospedali savonesi.

I membri del meet-up ribadiscono il fatto che a loro dire la condotta dell’amministrazione pietrese non sia stata ineccepibile in merito alla vicenda: “La mozione bocciata due volte da Valeriani è stata approvata ad un livello superiore, all’unanimità del consiglio regionale. Sono ormai mesi che abbiamo proposto questo importante argomento, in occasione dell’approvazione del Patto per la Salute, cioè dallo scorso mese di luglio, quando l’approvazione del regolamento sugli standard ospedalieri annesso ci mise in allarme per i potenziali pericoli che il Dea avrebbe potuto correre, avendone analizzato a fondo gli aspetti sensibili”.

“Nella breve cronistoria di questa vicenda, ricordiamo che la nostra prima mozione su questo argomento avvenne a luglio, con la prima bocciatura da parte del sindaco della maggioranza, ma vista l’importanza e la pericolosità della bocciatura per la causa, non desistemmo e al fine di sensibilizzarli sull’argomento, inviammo copia della mozione a tutti i capogruppo del Consiglio Regionale, maggioranza compresa, trovando la condivisione e l’adozione da soltanto da parte del consigliere Marco Melgrati capogruppo FI della minoranza, il quale, evidentemente la condividendone i principi la adottò e integrandola la propose all’ordine del giorno del consiglio regionale. A quanto pare l’unico che la considerò e la degnò di interesse. Peraltro, spiace ricordare che la medesima mozione venne anche inviata da parte dei deputati liguri del M5S ai quattro sindaci dei comuni capofila dei quattro distretti sanitari della provincia, a quanto pare, senza sortirne alcuna azione o interesse. Neppure agli altri sindaci dei distretti sanitari interessava forse questa tematica?”

La “bocciatura” ha avuto delle motivazioni. “Quell’incredibile bocciatura fu ‘giustificata’ ritenendo il provvedimento inutile e – addirittura, con encomiabile deferenza – eccessivamente irrispettoso nei confronti della Regione, oltre a proferire improbabili e poco convincenti rassicurazioni sul futuro del Dea, nessuna di esse basata su elementi certi”.

“Al fine di offrire al sindaco una seconda occasione per rimediare e in maniera assolutamente propositiva, ripresentammo la mozione condividendola con i gruppi di minoranza consigliare, ottenendo lo sbalorditivo risultato di una nuova bocciatura, giustificata dal medesimo sventolando in Consiglio il protocollo di intesa con il quale, a suo dire, il Dea di Santa Corona era al sicuro ed il suo futuro assicurato. Ma dopo aver esaminato il famoso protocollo di intesa, ci accorgemmo subito di come questo non assicurasse per nulla il futuro del Dea, non contenendo infatti quelle tutele che il Sindaco avrebbe dovuto e potuto giustamente pretendere, come l’effettivo impegno a realizzare la riqualificazione di Santa Corona con la realizzazione di un corpo di collegamento finanziabile anziché un pretenzioso monoblocco difficilmente finanziabile e quindi poco tutelante per il futuro del Dea pretendendo che la Regione si impegnasse per il futuro a provvedere ad ogni azione tesa a mantenere il DEA di secondo livello nel ponente, ai sensi della sopravvenuta nuova normativa, anche richiedendo una deroga. Tutti elementi che il Sindaco avrebbe dovuto pretendere che fossero inseriti nel già di per se stesso poco rassicurante protocollo”.

Tutto si è risolto: “Nonostante tutto ciò alla fine hanno prevalso le idee e gli aspetti pragmatici, concreti che reiteratamente ponemmo all’attenzione di tutti i soggetti istituzionali: quella mozione, discussa nell’ultimo consiglio regionale è stata coscienziosamente approvata all’unanimità, con un elevato senso di responsabilità sulla tutela della sanità pubblica del ponente ligure, nonostante i boicottaggi che subì a livello locale. Cioè, tutto il consiglio e la maggioranza che è della stessa parte politica della maggioranza del sindaco, si è espressa a favore di questa iniziativa che il Sindaco invece si rifiutò di prendere in considerazione. Un significativo fatto che dovrebbe indurre a riflettere chi usò supponenza e pretenziosamente forse anche dubitò delle argomentazioni che conteneva, ancorché frutto di un accurato studio da parte del nostro gruppo. Per paura di osare chiedere troppo ci si accontentò di una promessa politica pre-elettorale che ha un’evidente validità fino alle prossime elezioni regionali. Tal è secondo noi il valore del protocollo di intesa tanto reclamizzato. Entusiastici toni per un documento che nonostante tutti gli annunci e le presunte tutele pubblicizzate non offre ancor oggi alcuna garanzia”.

Valeriani ha cercato di difendere il proprio operato: “I tentativi di controprova che il sndaco si affanna a emanare nei suoi dispacci non dimostrano proprio nulla, essendo la firma del protocollo di intesa un atto certamente meno oneroso in termini di impegno furturo per la Regione, rispetto all’importante dispositivo approvato in Consiglio Regionale martedì scorso e il fatto che abbia agevolmente concluso l’iter per la firma dimostra invece la labilità delle sicurezze che vanta avere ottenuto. Sovviene la mozione regionale approvata che senza alcun equivoco a chiare lettere impegna la la futura politica programmatoria sanitaria ospedaliera a prevedere il Dea di 2^ livello nel ponente ligure e l’attuale assetto ospedaliero organizzato su quattro ospedali, oltre ad altri aspetti molto rilevanti afferenti la sanità pubblica come il ricalcolo dei posti letto, la collaborazione tra l’ospedale di Albenga ed il Dea e molto altro. Dopo questa embematica dimostrazione, alla luce dell’approvazione della mozione da parte del consiglio regionale, il sindaco potrà riconoscere la bontà e l’utilità del provvedimento, fruendo di tutte le tutele e sfruttando la strada che gli abbiamo spianato, visto che ad assicurare il futuro del Dea mettendone al sicuro l’esistenza ci hanno pensato altri”.

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