Profughi e immigrazione, polemica ad Altare. Il sindaco Berruti: “C’è preoccupazione, sbagliato ospitarli in centro”

Tunisini e profughi a Savona

Altare. L’emergenza profughi ed il problema dell’immigrazione preoccupa Altare e molti suoi cittadini, anche alla luce dell’ultimo arrivo di 20 cittadini extracomunitari, ospitati in un ex albergo proprio nel centro del paese. Una scelta che non è stata digerita neanche dall’amministrazione comunale, che non è stata neppure interpellata per la dislocazione dei nuovi profughi in arrivo nella località valbormidese.

“Non ci hanno contatti e certamente avremo scelto per un’altra struttura, magari non nel centro: la cooperativa e i privati che hanno gestito l’accoglienza dei profughi non ci hanno coinvolto” afferma il sindaco di Altare Davide Berruti.

“Tengo a precisare che non ci sono mai stati problemi, tuttavia una certa preoccupazione dei cittadini è arrivata al Comune, che rimane in stretto contatto con la Prefettura e le autorità sanitarie per ogni evenienza” aggiunge.

“E’ chiaro che ad alcuni altaresi non fa piacere vedere continui controlli in centro paese, così come ribadisco il concetto che il nostro Comune non è adatto ad ospitare l’arrivo di profughi. Mi pare che ci sia stata una certa superficialità nel problema creando ora una situazione delicata” conclude il sindaco Berruti.

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