Politica

Primarie Pd, Melgrati va giù duro: “Telefonano ai sindaci di centrodestra, vergognoso mercato delle vacche”

melgrati

Liguria. “Assistiamo in questi giorni a cose inenarrabili e vergognose, contrarie alla decenza, anche a quella politica (che si sa, ha confini molto labili per molti)”. Questo il duro attacco del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Melgrati contro i due contendenti principali alle primarie del centrosinistra, Raffaella Paita e Sergio Cofferati.

“Assessori regionali che telefonano a sindaci, vicesindaci, assessori e consiglieri marcatamente e dichiaratamente di centrodestra, alcuni addirittura iscritti a Forza Italia, per chiedere il voto per la Sora Lella Paita – denuncia Melgrati – magari promettendo o facendo intendere che in caso di spostamento di voti sono pronte marchette elettorali e post-elettorali. Dell’NCD, o perlomeno di chi lo rappresenta in Regione, non parlo per decenza, per non dire parole che possono essere usate in Tribunale contro di me”.

Ma non solo Paita, anche Cofferati finisce nel mirino dell’ex sindaco alassino: “L’arroganza del Pd parte sinistra (Cofferati) che nei banner dei blog scrive, riferendosi alle primarie: ‘alle vere elezioni per il Presidente della Regione Liguria, non stare a guardare, alle primarie vai a votare Cofferati’… un grave vulnus istituzionale. Allora il centro-destra che si presenta a fare? Ma avrete delle sorprese”.

“Abbiamo già assistito nel mese scorso a incredibili ‘outing’ e esternazioni di esponenti ex di centro destra del Pdl che dal partito di Silvio Berlusconi, e solo con lui e per lui, hanno avuto posti, prestigio e vitalizi – continua Melgrati – qualcuno in cambio di un presunto posto dietro millantato consenso elettorale (tutto da verificare nelle file del centro-sinistra), altri con un occhi benevolo alla propria attività di amministratore locale, magari un finanziamentino regionale per qualche opera peraltro necessaria… ma se è necessaria non avrebbe bisogno di ‘Captatio benevolentiae'”.

Altri invece, insiste Melgrati, hanno lasciato “con la scusa che nel centro destra non c’è un ‘progetto’, prima di conoscere il ‘campione’ di questo schieramento. Ma perché, qualcuno ha letto il programma politico della Sora Lella Paita o di Cofferati? No, perché non esiste. E allora?”.

“Ma la Sora Lella Paita – continua il capoguppo azzurro – è forse l’assessore che non è riuscito, in 5 anni, a portare a casa uno straccio di progetto definitivo del raddoppio ferroviario del Ponente: lo finanzieremo a stralci, aveva detto, prima di essere smentita dall’AD di Ferrovie dello Stato. E’ lo stesso assessore che ha portato a casa (forse?) il finanziamento la Gronda nel 2026, quando forse ci sarà già il teletrasporto, con il finanziamento del 15% di aumento delle tariffe autostradali per tutta Italia (figuratevi, con il chiasso che hanno fatto i media per l’aumento del primo di gennaio dello zero virgola). E’ lo stesso assessore che ha fatto partire meno di un decimo dei lavori per il Terzo Valico, avendo da anni un governo amico, e fatto assumere 50 operai edili, gridando al ‘miracolo’, su più di 3.000 disoccupati nel settore solo a Genova. E’ lo stesso assessore che non riesce a risolvere i problemi dell’ambiente legati alle discariche regionali, prima fra tutte quella di Scarpino. E che ne è del ribaltamento a mare? Ed è l’assessore ‘complice’ del disastro della politica sanitaria della Liguria, con i disservizi che tutti purtroppo ben conosciamo”.

“E il ‘Cinese’ è quello che, dopo anni di militanza nella direzione del principale sindacato del P.C.I., è stato chiamato per fare il sindaco di Bologna e cacciato ‘coram populo’ dai cittadini bolognesi? E allora chiedere il voto a amministratori di area o iscritti al centro-destra per le primarie rappresenta uno scadimento della politica senza precedenti, un atto vergognoso e eticamente ignobile, sia da parte di chi lo chiede, sia da parte di chi aderisce a queste richieste. Lasciamo che si ‘scannino’ tra di loro – conclude Marco Melgrati – sicuramente il risultato sarà un indebolimento e non già un rafforzamento, chiunque vinca, con buona pace del ‘povero’ Tovo. E la cosa più scandalosa è che i vertici del PD, dal pifferaio Renzi in giù, tacciono”.

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