Politica

Primarie, il segretario Lunardon: “Non mi dimetto, i garanti decideranno sui ricorsi” fotogallery

giovanni lunardon

Liguria. “Sarà la commissione di garanzia che valuterà i ricorsi e dirà se ci sono state irregolarità, la loro natura ed eventuale estensione. Nel regolamento delle primarie ci sono tutti gli strumenti per arrivare presto alla convalida del voto e alla proclamazione del vincitore. La commissione di garanzia si vedrà già domani mattina e farà il suo lavoro. Emetterà il suo giudizio sulla base del quale l’ufficio politico che riunisce tutti i segretari della coalizione proclamerà il vincitore”. Il segretario ligure del Pd Giovanni Lunardon affida ai garanti le polemiche sollevate da Sergio Cofferati che, al termine dello spoglio delle primarie, ha detto di non riconoscere i risultati.

Già domani quindi si potrebbe arrivare alla proclamazione ufficiale del candidato del centro sinistra alle prossime regionali, anche se in casa Pd la priorità è ormai quella di provare a ricucire le lacerazioni interne dopo una campagna elettorale avvelenata dalle polemiche. “Comunque sia credo che ci sarà molto lavoro politico da fare – ammette Lunardon – perché l’impegno di tutti sarà quello di ricomporre le lacerazioni che si sono create all’interno di questa discussione per le primarie trasversale ai partiti e credo che chi dirige i partiti a cominciare da me ci sia l’esigenza di lavorare per l’unità perché soltanto l’unità del pd e del centro sinistra può garantire la vittoria alle prossime regionali. L’impegno che mi prendo fin da oggi è di lavorare in questa direzione”.

E a chi gli chiede se si dimetterà dopo le polemiche circa il suo sostegno aperto a Sergio Cofferati, Lunardon replica: “Le discussioni si fanno negli organi, se qualcuno ritiene di aprire questa discussione negli organi si farà. Io ascolterò penso di essermi comportato con grande correttezza, ho lavorato perché le regole fossero condivise e lo sono state perché sono sempre state votate all’unanimità all’interno del patito. Ho lavorato per certificare un perimetro dell’alleanza e perché gli organi di garanzia fossero costruiti con la logica della condivisione e questo è avvenuto. Naturalmente penso che sia legittimo per tutti, compreso il segretario del partito, avere la propria opinione ed esprimerla. Sarebbe bizzarro che tutti si possano esprimere tranne il segretario regionale del partito democratico”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.