Cronaca

Operazione “Strike”, furti in ville e appartamenti: patteggiano in quattro fotogallery

Savona. Tra ottobre e novembre 2014 i carabinieri di Savona avevano sgominato una banda di cinque albanesi ritenuta responsabile di una serie di furti a danno di ville, appartamenti, ma anche esercizi commerciali. Le manette erano scattate in due tranche: il 20 ottobre scorso infatti erano state fermate tre persone, Behar Kaleci, 24 anni, Florjan Toci, di 23, e Bernart Cakoni, di 27, dopo un tentato furto in villa a Berteggi, in via Nà Valle; a fine novembre, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, erano finiti in manette altri due albanesi, Brilon Leci, 23 anni, e Aldor Ceka, di 29.

Questa mattina quattro di loro hanno patteggiato davanti al gip Francesco Meloni: Kaleci e Cakoni, per il tentato furto a Bergeggi (i ladri erano stati messi in fuga dal cane della padrona di casa), hanno patteggiato rispettivamente un anno e nove mesi di reclusione e 600 euro di multa e diciotto mesi di reclusione e 600 euro di multa.

Leci ha invece patteggiato sei mesi di reclusione e 600 euro multa in continuazione con una condanna precedente a un anno e sei mesi di reclusione e 740 euro di multa. Per lui l’accusa era di aver, in concorso con Ceka, messo a segno tre furti nella notte tra il 3 e il 4 ottobre scorsi in via Tecci a Quiliano quando erano stati presi di mira due abitazioni e un bed and breakfast dai quali erano spariti attrezzi da lavoro, due riproduzioni della spada “Excalibur” e un piumino. Durante la fuga i ladri erano stati intercettati dai carabinieri e avevano speronato l’auto di servizio trascinando anche per diversi metri un militare che aveva cercato di fermarli. Proprio per questo episodio dovevano rispondere anche dell’accusa di resistenza e lesioni e a pubblico ufficiale.

Cena, che doveva rispondere anche di un furto avvenuto a Varazze, in concorso Kaleci, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre nella zona dei Piani d’Invrea (erano spariti un pc Apple e una Fiat 500), e di un colpo messo a segno a Noli, insieme a Toci, il 7 agosto 2014 (in questo caso il bottino era di tremila euro in contanti e preziosi per un valore di 100 mila euro), ha patteggiato un anno, otto mesi e dieci giorni e 800 euro multa.

L’operazione che aveva portato la banda in manette era stata battezzata “Strike” perché i cinque albanesi avevano l’abitudine di incontrarsi al bowling di via Trilussa dove, secondo gli inquirenti, pianificavano i furti.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.