“Levi si è fermato ad Alassio”: la città del Muretto ricorda l’intellettuale e i suoi legami con la Baia

prof. Pierfranco Quaglieni - Centro Pannunzio

Alassio. Domenica alle 16 la sala multimediale dell’Hotel dei Fiori di viale Marconi ad Alassio ospiterà i convegno “Levi si è fermato ad Alassio: Carlo Levi pittore, scrittore, intellettuale impegnato ed i suoi legami con Alassio”.

L’evento è organizzato dalla sezione del ponente ligure del Centro Pannunzio, in collaborazione con il premio letterario Albingaunum “Nino Lamboglia” e la sezione “M.O.Martini Mauri” di Alassio della Federazione Italiana Volontari della Libertà.

Sono previste le relazioni di Gianni Ballabio (che interverrà sul tema “Cristo si è fermato a Eboli: l’esperienza del confino nel cuore del sud arcaico”), Francesca Bogliolo (“L’esperienza pittorica di Carlo Levi ad Alassio”), Claudia De Feo (“Il lungo viaggio di Carlo Levi pittore: da Casorati al realismo romano”) e di Pier Franco Quaglieni (“Da Gobetti al PCI: un lungo o breve percorso?”).

Interverrà anche Lelio Speranza, vice presidente nazionale Fivl.

E’ in programma, per i partecipanti al convegno, la visita guidata alla Pinacoteca Levi.  Una parte del convegno sarà dedicata a brevi testimonianze di alassine che vogliano portare la loro testimonianza su Carlo Levi ad Alassio. L’introduzione ed il coordinamento saranno a cura di Marco Servetto, coordinatore della sezione del ponente ligure del Centro Pannunzio. Le letture saranno di Milli Conte.

“Nel gennaio di 40 anni fa – ricorda Servetto – moriva Carlo Levi, così legato ad Alassio dove ha trascorso periodi importanti della sua vita e così legato a Mario Soldati che fu uno dei fondatori del Centro Pannunzio”.

Aggiunge il professor Pier Franco Quaglieni: “Potrei parlare delle molte occasioni in cui ho conosciuto Levi innanzi tutto a casa di Mario Soldati con cui c’era una profonda amicizia nata dall’antifascismo:Levi,prima di essere arrestato, finì di disegnare la copertina di ‘America prim’amore’ di Soldati .Lo stesso Soldati raccontò in una lettera a me indirizzata delle sue visita alla villa di Levi sulla collina di Alassio e anche nello studio torinese e rapallino del comune amico Enrico Paulucci,uno dei ‘Sei pittori di Torino’ come Levi: furono innumerevoli le occasioni di parlarci ed anche di discutere animatamente,ma sempre con passione civile e rispetto reciproco,di politica, Ricordo quando non venne rieletto nel 1972 senatore. Era molto amareggiato,ma serbò una dignità che gli fa molto onore. E mi piace anche ricordare Levi medico al confino in Basilicata che cura i contadini dalla cui sofferta esperienza umana trasse il capolavoro del ‘Cristo si è fermato ad Eboli'”.

“Il convegno – aggiunge – sarà l’occasione per tante persone di conoscere,attraverso la testimonianza di tanti studiosi importanti un grande alassino fuori ordinanza. Appare quindi incomprensibile che ci sia stato chi non ha colto l’importanza del convegno negandogli il patrocinio.Mi piace al contrario sottolineare la creazione di un vero e proprio gemellaggio in questa occasione di tre grandi realtà culturali alleate: la FIVL, il Premio dedicato a Lamboglia, il Centro Pannunzio,sezione Roberto Baldassarre”.

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