Politica

Casella (Prc): “Quel pasticciaccio brutto delle primarie”

primarie pd albenga

Provincia. “Accuse e controaccuse: allargamento della platea delle primarie al centrodestra, inquinamento del voto, eccetera, eccetera. Lo scenario del voto che vede protagonisti Raffaella Paita e Sergio Cofferati si complica in una porzione di Liguria come quella di Albisola Superiore dove il sindaco di Forza Italia ha fatto pubblico appello al voto per l’assessore regionale sponsorizzata anche dal presidente della Regione Claudio Burlando”. Roberto Casella, responsabile Rifondazione Comunista delle Albisole, interviene nel dibattito riguardante le primarie del centrosinistra.

“In passato era accaduto che esponenti del centrodestra andassero a votare alle primarie del centrosinistra: accadde anche a Savona. Ma che un sindaco, ex senatore del PDL e ora esponente di Forza Italia, si schieri apertamente con un esponente del renziano Partito Democratico, è ovviamente elemento se non di sorpresa, quanto meno di riempimento di pagine di cronaca locale e che ci interroga tutte e tutti sul significato delle primarie e su quale possa essere il perimetro politico di una nuova alleanza di centrosinistra che si candida a governare la Regione Liguria”.

Come è noto, Rifondazione Comunista non parteciperà al voto dell’11 gennaio non condividendo una impostazione programmatica che non è già definita, in quanto è legata alla vittoria di questo o di quel candidato del PD, ma che è in parte già delineata proprio in quanto queste primarie sono state messe in essere esclusivamente come espressione del solo Partito democratico. Il fatto che il sindaco di Albisola Superiore si sia sentito attratto dalle proposte di Raffaella Paita, ci da la cifra del livello stesso di quelle proposte: intenti che vogliono realizzare un impianto apertamente di destra, liberista, favorevole alle grandi opere come Gronda e Terzo Valico, con incentivi alle imprese e con uno sguardo al lavoro sempre e solo variabile dipendente del mercato, mai protagonista dell’agire politico del PD.

“L’asse Orsi – Paita, dunque, è perfettamente lineare con le politiche messe in campo nazionale da Matteo Renzi e che vedono Rifondazione Comunista, seppur fuori dalle assemblee parlamentari, all’opposizione. Una opposizione decisa, senza se e senza ma. Amici, compagni, elettori, ci domandano cosa faremo. “Vi alleerete col PD se vincerà Cofferati?”. “Perché non fate una lista autonoma, di sinistra, che si contrapponga tanto a Paita quanto a Cofferati?”. Un partito comunista non può rispondere a queste domande valutando un semplice nome, una storia politica con luci (sindacato e lavoro) ed ombre (l’esperienza di sindaco a Bologna). Rifondazione Comunista fa la scelta di non sostenere nessun candidato di queste primarie, ma si riserva di non escludere il dialogo con chi intende contrastare le politiche renziane. Le parole non bastano, serve un programma chiaro che metta nero su bianco queste intenzioni e che definisca accuratamente un progetto di regione che sia opposto a quello che si legge nel programma “per i prossimi 20 anni” dell’attuale assessore regionale sostenuto coerentemente dal centrodestra. Almeno da quello albisolese”.

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