Andora, tweet: “Il sindaco favorisce le aziende di telefonia”. Nicolini: “Nessun favore, solo benefici”

Fabio Nicolini

Andora. “Il sindaco Demichelis va in aiuto delle imprese in difficoltà per la crisi economica. Peccato che alcune di queste ditte abbiano denunciato ricavi per quasi due miliardi di euro”.

E’ questa l’accusa lanciata da un anonimo segnalatore nei confronti dell’amministrazione andorese guidata da Mauro Demichelis.

“La giunta del neo sindaco Demichelis – si legge nella nota dell’anonimo – ha varato una delibera di indirizzo per andare in aiuto della nota compagnia telefonica H3G, che non riusciva più’ a pagare un canone di locazione di 12 mila euro l’anno per mantenere i propri apparati tecnologici su un terreno di proprietà’ comunale. Su richiesta della stessa ditta, la giunta ha deciso di risolvere anticipatamente il contratto di locazione che sarebbe andato a scadere nell’anno 2018. Risolto il contratto, la giunta ha dato mandato per stipularne un altro (sempre con la Tre) concedendole tuttavia una durata più’ lunga (15 anni) ad un canone più’ basso, cioè 10 mila euro l’anno anziché 12 mila, e senza l’aggiornamento annuale Istat che in precedenza era previsto nella misura del 100 per cento”.

Una scelta che l’anonimo definisce ironicamente “un atto coraggioso in favore di una azienda ‘colosso della telefonia’ che a detta della giunta Demichelis attraversa un momento di difficoltà ma che stando al suo sito internet e ai dati diffusi sul web ha avuto nell’anno 2013 ricavi per 1,75 miliardi di euro, ricavi in aumento del 3 per cento rispetto al 2012 (meglio della media del settore), possiede 9,7 milioni di clienti in crescita del 2 per cento rispetto al 2012, e con un aumento del 42 per cento del traffico dati,, del 22 per cento di ricavi da internet mobile, del 27 per cento del traffico voce (fonte: mondo3.com di Andrea Trapani)”.

Per il segnalatore, si tratta di una scelta quantomeno curiosa: “Ad una azienda che viene definita in crisi ma che denuncia ricavi per 1,75 miliardi di euro e con la quale si stipula un contratto per una durata di 15 anni il canone andava sicuramente aumentato invece che diminuito. Che dire comunque: complimenti alla Tre. Con certi accordi il suo fatturato non potrà che continuare a crescere anche per il 2015 mentre le casse del Comune di Andora per i prossimi 15 anni saranno un po’ più vuote. Da oggi le aziende che hanno contratti con il Comune di Andora e versano in stato di crisi potranno contare su una amministrazione davvero sensibile ed attenta al problema”.

E poi lancia l’hashtag: #Andora Più’ Povera e #grazieDemichelis

L’amministrazione Demichelis rigetta le accuse e, anzi contrattacca: “Non corrisponde al vero l’interpretazione data dall’anonimo accusatore alla delibera di giunta che dispone la risoluzione del contratto con la compagnia telefonica H3G – ribatte l’assessore al patrimonio Fabio Nicolini – Si tratta di accuse gravi per le quali ci riserviamo di procedere nelle sedi opportune. Non vi è stato nessun trattamento di favore né perdita di introito per le casse del Comune, ma ci siamo assicurati un contratto di nove anni con la possibilità di rinnovarlo per altri 12. L’azienda aveva la possibilità di rescindere il contratto in qualsiasi momento in base a quanto stipulato nel 2006 ed in scadenza nel 2018″.

La scelta dell’azienda è motivava: “La H3G ha proposto a noi, come ad altri comuni, un adeguamento del canone di locazione fra i seimila ed gli ottomila euro, in base al cambiamento del suo piano industriale, che prevede una riduzione delle stazioni radio base ove i canoni non siano adeguati agli attuali prezzi di mercato. Abbiamo concordato un canone di 10 mila euro annui per nove anni, con la possibilità di rinnovo per altri 12, garantendo alle casse del comune un introito sicuro di 90 mila euro e potenziale di altri 120 euro. Rischiavamo la rescissione da parte della H3G e quindi la perdita sicura di circa 26 mila euro euro in soli due anni. Inoltre è stata previsto, contrariamente a quanto affermato dall’anonimo accusatore, l’adeguamento del canone Istat al 100 per cento. Insomma, 210 mila euro mi sembrano un buon introito per un terreno di 15 metri quadrati”.
Il canone pattuito deriva da una valutazione accurata del mercato attuale.

“Voglio chiarire – aggiunge Nicolini – che il canone di 10 mila euro è quello che è stato chiesto anche ad altre compagnie che hanno chiesto l’installazione di nuove antenne in terreni di pari grandezza”.

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