Politica

Agroalimentare, Viale (Lega): “Difendere il made in Liguria dalle regole assurde imposte dall’Europa”

sonia viale

Liguria. “Le assurde regole dell’Europa stanno distruggendo un settore di eccellenza, quello dell’agroalimentare, per cui il nostro Paese è famoso in tutto il mondo. Basta con l’omologazione che non tiene minimamente conto delle peculiarità delle nostre produzioni tipiche”.Lo dice Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, che esprime l’appoggio del Movimento alle ragioni della protesta organizzata questa mattina dai lavoratori del settore agroalimentare anche a Genova, davanti alla sede della Regione.

“In Liguria abbiamo 12 mila aziende agricole e una flotta di circa 600 pescherecci – spiega Viale – che costituiscono una voce importante per l’occupazione e sono un patrimonio di conoscenze e di eccellenza nella produzione. Oggi agricoltori e pescatori, oltre a fare i conti con le conseguenze delle avverse condizioni climatiche che negli ultimi anni stanno colpendo la nostra regione, devono combattere con la burocrazia, con i balzelli, con le multe – come nel caso dei pescatori di gamberi del Ponente quando sconfinano di pochi metri in acque francesi – e le norme assurde imposte da Bruxelles dove sono bravissimi a calcolare il diametro di una vongola, ma se ne fregano di tutelare dalle frodi ad esempio il nostro olio, la nostra oliva taggiasca richiestissima in tutto il mondo ma altrettanto esposta alla contraffazione”.

“Durante il semestre italiano, Renzi poteva e doveva fare qualcosa per tutelare i nostri agricoltori, i nostri pescatori e il nostro made in Italy che viene minacciato ogni giorno dalla contraffazione che genera un giro d’affari stimato da 54 miliardi all’anno. Non solo Renzi non ha mosso un dito per tutelare e promuovere i nostri prodotti ma, come nel caso dell’agricoltura, ha contribuito a danneggiarla, più della mosca olearia e delle alluvioni, con l’introduzione della nuova Imu agricola che non fa altro che scoraggiare i piccoli agricoltori, costringendoli a lasciare i propri terreni aggravando ulteriormente lo stato del nostro territorio”.

“La Liguria, territorio fragile e compromesso dalla gestione fallimentare del rischio idrogeologico da dieci anni di giunta Burlando, non può fare a meno dei propri agricoltori, allevatori e pescatori: sono una risorsa per l’economia e per la tutela del territorio, non una categoria di serie B di cui ricordarsi solo nell’applicazione di una nuova tassa o di un’assurda sanzione. Non possiamo avere una giunta regionale appiattita sull’inattività del Governo Renzi in materia. Serve un’azione decisa anche dalla Regione e la Lega che si candida a governare con il presidente Rixi è pronta a far valere le ragioni dei lavoratori”.

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