Cronaca

Abusi sessuali alla Rsa Vada Sabatia: medico e operatore patteggiano 2 anni

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Savona. Si è chiuso con due patteggiamenti il procedimento penale per l’inchiesta “bis” sulla Rsa Vada Sabatia, quella che aveva portato alla luce due casi di abusi sessuali verso pazienti della struttura di Vado Ligure. Questa mattina infatti i due imputati, l’ex operatore della Rsa Alessandro Sola e il medico psicoterapeuta genovese in servizio nella residenza, Federico Arena, hanno patteggiato due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena.

L’accordo è stato definito davanti al giudice Francesco Meloni ed ha ottenuto il via libera del pubblico ministero Giovanni Battista Ferro alla luce del fatto che Arena e Sola hanno risarcito la parte offesa, la paziente della Rsa di Vado vittima degli abusi. Proprio il risarcimento, che è stato attentamente valutato anche dal giudice tutelare, oltre che dal difensore della parte offesa, era stato considerato la “condicio sine qua non” affinché il patteggiamento potesse essere ratificato.

Nella scorsa udienza i due imputati avevano anche consegnato una lettera di scuse per il loro comportamento. Per Sola l’accusa era di aver abusato sessualmente di una paziente con problemi psichici (dalla quale avrebbe ricevuto un rapporto orale), una contestazione che inizialmente l’uomo aveva respinto con decisione. Diversa la posizione del medico Federico Arena al quale vengono contestati alcuni episodi di violenza sessuale (palpeggiamenti e carezze proibite), che sarebbero stati subiti sempre dalla stessa paziente. Abusi che, di fatto, l’indagato aveva parzialmente ammesso già davanti al gip giustificandoli però come “pratiche terapeutiche”.

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