Politica

I sostenitori savonesi della Paita in campo, Rambaudi: “Lei vicina ai territori, Cofferati non ha lasciato buon ricordo in Emilia” fotogallery

Savona. Una lista di 180 amministratori del Savonese, di cui 30 sindaci, che hanno deciso di sostenere Raffaella Paita nelle primarie del Partito Democratico per le Regionali. A presentarla, questa mattina, sono stati alcuni esponenti del Pd che si sono dati appuntamento nella sede di via Untoria a Savona proprio per spiegare in dettaglio perché scegliere Paita e non Sergio Cofferati.

Capitanati dall’assessore regionale Lorena Rambaudi e dal capo gruppo del Pd in Regione Nino Miceli, all’incontro erano presenti, tra gli altri, anche Federico Larosa, Mauro Righello, Renato Zunino e Luca Martino, in rappresentanza degli amministratori locali che si sono schierati con la Paita.

“La candidatura di Raffaella Paita rappresenta la continuità di un lavoro, ma anche la volontà di riformare e riprogettare un percorso politico. Senza rinnegare il lavoro fatto in questi anni in Regione si vuole andare avanti in un contesto che continua a cambiare e con le difficoltà del momento. L’idea è portare energia e idee nuove mantenendo il lavoro fatto fino qui e basato sulla presenza sui territori” spiega l’assessore regionale Lorena Rambaudi.

Mettendo da parte il consueto fair play, Lorena Rambaudi ha lanciato una stoccata diretta al diretto avversario della Paita: “Cofferati indubbiamente ha un nome storico e quindi sarà una battaglia tra notorietà e presenza reale sul territorio. Credo che la sfida sarà questa, ma so che Cofferati non ha lasciato un buon ricordo in Emilia Romagna. La frequento e so per certo che agli amministratori di quel territorio Cofferati non ha lasciato un bel ricordo proprio perché non ha saputo instaurare quei legami che invece noi ritroviamo forti in questo gruppo che sostiene Raffaella Paita”.

A spiegare i motivi del sostegno a Raffaella Paita ci ha pensato anche Nino Miceli: “Paita perché, come abbiamo ricordato nella conferenza stampa nella quale abbiamo presentato i primi 180 amministratori della Provincia che la sostengono, questa amministrazione regionale, di cui lei è un’espressione, ha saputo essere accanto ai territori. Una delle due partite politiche che si giocano in questa vicenda è esattamente questa: ancorare ai territori e alla provincia l’amministrazione regionale. In passato non è stato così perché prima dell’esperienza della Giunta Burlando c’era una visione nella nostra provincia di ‘Genova matrigna’, lontana dai nostri territori e accentratrice di risorse. I dieci anni di amministrazione Burlando hanno rovesciato questo concetto e Raffaella Paita rappresenta una continuità che noi rivendichiamo con orgoglio”

“L’altra partita è politica: la scelta tra due sinistre, una più tradizionale e ancorata al proprio mondo chiuso in sé stesso, che può arrivare al massimo al 25% dei consensi, un’altra più contemporanea, pragmatica che sa parlare ad un mondo vasto a una società più ampia e capace, come ha fatto alle Europee, di arrivare al 40%. La prima sinistra è rappresentata da Cofferati, la seconda, quella moderna e riformista, da Raffaella Paita” conclude Miceli.

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