Economia

Nuovo rinvio vertice Tirreno Power, Veirana (Cgil): “Vergogna, confermato alle 20 e rinviato alle 23”

Tirreno Power presidio Savona

Vado Ligure. “Ci hanno confermato l’incontro alle 20, poi alle 23 ci è arrivato un sms che comunicava il rinvio”. Così Fulvia Veirana, segretario provinciale di Cgil, racconta le ore convulse che hanno portato, ieri sera, ad un nuovo slittamento dell’atteso vertice romano su Tirreno Power. Un incontro previsto prima l’11 dicembre, poi rinviato al 12 e quindi nuovamente ad oggi. E che neanche stavolta si farà.

Alla base, secondo l’sms ricevuto dai sindacati, la necessità da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di nuovi approfondimenti tecnici. Peccato, però, che questa esigenza si sia palesata soltanto ieri sera alle 23: “E’ vergognoso – tuona Veirana – la modalità utilizzata è veramente sintomo del fatto che al governo, e in generale allo Stato, i temi del lavoro non interessano assolutamente”.

L’sms del ministero, peraltro, non è arrivato in tempo utile per organizzarsi a livello logistico. Oltre al danno, la beffa: voli prenotati e già pagati per i sindaci di Vado e Quiliano e per i rappresentanti sindacali, che ora si trovano il prezzo del biglietto “sulla schiena”; alcuni altri, più “fortunati”, sono stati avvisati questa mattina alle 6 mentre si stavano mettendo in viaggio in macchina o, in qualche caso, erano già a La Spezia.

Ma il vero problema è che ora i lavoratori della centrale vadese rischiano di trascorrere un Natale ancora più difficile, nell’attesa di un verdetto che non si sa quando arriverà. “Il Ministero non ci ha comunicato alcuna data – spiega il segretario di Cgil – e a questo punto rischiamo veramente di incontrarci dopo le feste. Avremmo anche accettato, seppur con disappunto, un nuovo rinvio, ma soltanto se ci fosse stato garantito che era per elaborare una soluzione; così, invece, è una presa in giro”.

“I lavoratori aspettano una risposta da marzo – ricorda ancora Veirana – il fatto che Palazzo Chigi avesse indetto un incontro lo avevamo valutato come positivo… ma questo rinvio è uno schiaffo ai lavoratori. Nei prossimi giorni valuteremo quali interventi mettere in campo, per far capire al governo quanto sia importante parlare di Vado” conclude Veirana, che al Governo lancia un ultimatum: “A questo punto ci aspettiamo che al prossimo incontro ci portino già un progetto con delle soluzioni. Un incontro formale, ora, non ci basta più”.

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