Cronaca

Non rispetta gli accordi del giudice e nega il figlio all’ex marito: interviene la polizia

Questura

Savona. Suona alla porta della sua ex moglie per andare a prendere, come da accordi, il figlio di cinque anni con il quale avrebbe dovuto trascorrere la giornata della vigilia, ma lei si rifiuta di aprire. La storia, che di natalizio purtroppo ha ben poco, arriva da Savona ed è finita con l’intervento della polizia e una querela.

Secondo quanto trapelato sulla vicenda, il papà del bimbo questa mattina, davanti all’impossibilità di prendere in custodia suo figlio, ha deciso di chiedere aiuto al 113. L’affidamento del piccolo è stato regolamentato dal tribunale di Savona con la sentenza di separazione legale che risale al febbraio 2013 (la coppia si era sposata nel 2008): il giudice ha quindi stabilito regole, giorni e orari nei quali ogni genitore ha la custodia del figlio. Proprio alla luce dell’accordo, questa mattina, il padre del piccolo si sarebbe presentato a casa della ex moglie per andare a prenderlo.

A quel punto, sarebbero iniziati i problemi: nonostante ci fossero stati contatti via sms, con i quali il padre informava la ex che sarebbe andato a prendere il figlio, lei non avrebbe né risposto al citofono né aperto la porta. A quel punto, dopo vani tentativi di contattarla al telefono, l’uomo ha chiesto l’intervento della polizia. Gli agenti, sempre secondo quanto trapelato, sarebbero riusciti a farsi aprire il portone con la collaborazione di una vicina per poi arrivare alla porta di casa della donna.

Nonostante la presenza della polizia, la signora avrebbe continuato a non voler affidare il piccolo all’ex marito. A quel punto il papà avrebbe ritenuto inopportuno farlo prelevare dagli agenti e quindi il bambino è rimasto con la mamma.

La vicenda ovviamente non è chiusa: dagli uffici della Questura è partita una querela (l’ipotesi di reato che potrebbe essere contestata alla donna è l’articolo 388, ovvero “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”). Toccherà quindi agli investigatori della Questura valutare la posizione della donna e decidere come procedere.

Sulla vicenda, uno dei diretti interessati, il papà del piccolo (raggiunto telefonicamente), ha voluto precisare un aspetto: “La mia ex stamattina ha chiesto l’intervento del suo attuale compagno e convivente, un avvocato savonese, ma anche con lui accanto, a quanto pare, non si è risolto nulla nonostante il bambino mi spettasse di diritto come da sentenza. Tutto ciò mi pare davvero il colmo”.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.