Il Leo Club Alassio consegna alle scuole elementari “Play Different”, un gioco dell’oca sulla disabilità

Alassio. Il Leo Club Alassio “Baia del Sole”, associazione giovanile del Lions Club International, è stato impegnato in questi giorni in due manifestazioni importanti per la vita associativa. Ieri, presso i locali del Circolo Nautico “Al Mare” – Cnam Alassio, l’ingresso di un nuovo socio, il diciassettenne Sergio Bogliolo, presentato dal socio Andrea Bonavia, e oggi la consegna, ad alcune classi elementari di Alassio e Moglio, di un gioco dell’oca didattico, sul solco del Progetto Kairòs, service che già lo scorso anno scolastico fu sposato con passione da più di 300 scolari alassini.

“La quotidianità ha tante sfaccettature – dichiarano i soci Leo – che spesso non cerchiamo neanche di capire. Allacciarsi le scarpe con una mano, descrivere l’ambiente che si ha intorno attraverso gli odori o riconoscere un oggetto ad occhi chiusi. Grazie al gioco ‘Play Different’ ci si pone come obiettivo quello di far intuire ai giovanissimi partecipanti, che divengono veri e propri personaggi protagonisti del gioco, come la realtà assuma forme straordinarie nei panni di chi sfrutta abilità diverse”.

“Il Leo Club Alassio – continuano i soci – fin da subito si è proposto di dare un contributo al Kairòs distribuendo lo scorso anno i libri e gli audiolibri didattici ‘Alla Ricerca di Abilian’, convinti che le persone ‘normodotate’ abbiano bisogno di una maggiore consapevolezza verso la diversità e che grazie alla conoscenza delle difficoltà che i compagni disabili devono superare nella vita di tutti i giorni, possano condividere sempre più ambiti comuni e possano interiorizzare le esigenze dell’altro affinché la diversità possa davvero essere una fonte di ricchezza interiore per chiunque. Un ringraziamento speciale alla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Sabina Poggio, all’intero corpo docenti della Scuola Elementare di Alassio e all’eccellente Doposcuola della frazione Moglio”.

Il progetto Kairòs nasce su iniziativa dei Lions italiani con l’idea di voler far percepire la diversità come una ricchezza e non come un limite invalicabile, attraverso un progetto di integrazione che consiste nel creare situazioni in cui i “normodotati” provino ad agire come i “diversi” e in cui non si cerchi di rendere il diverso uguale a noi ma, piuttosto, si provi a scoprire le meraviglie della sua diversità.

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