Val Bormida. “La gestione delle emergenze sanitarie in Val Bormida durante gli allarmi meteo e nelle situazioni critiche che comportano l’isolamento della valle sembra essere oggi più grave rispetto al passato. Non dubitiamo che i sindaci, come lo stesso sindaco di Murialdo afferma, cerchino di coordinarsi con gli enti preposti alle emergenze ma la situazione attuale è diversa dal passato e si è aggravata”. Questa la risposta del Meet up valbormidese al sindaco di Murialdo Ezio Salvetto sulla gestione dell’emergenza maltempo ed il conseguente “isolamento sanitario” del territorio.
“Gli eventi negativi sembrano essere più intensi e frequenti e l’ospedale di Cairo Montenotte, invece, è stato impoverito di risorse. Molti politici valbormidesi di centro sinistra, non fanno neanche più nulla per cercare di ripotenziarlo e sono addirittura contrari a permettere un accordo quanto meno fra regione Liguria e Piemonte affinché per le emergenze si possa accedere a parità di prestazioni all’ospedale più vicino, che in alcuni casi potrebbe essere Ceva”.
“La nostra provocazione, basata su fatti oggettivi, vuole essere uno sprone e una presa di coscienza per far sì che alla nostra valle vengano concesse più risorse, specie in campo sanitario e che si inverta quel processo di depauperamento e di concentrazione verso la riviera di servizi primari”.
“Speriamo che almeno su questo il sindaco Salvetto sia concorde con noi visto che è anche stato fra i pochi sindaci a svincolarsi dall’esortazione (quasi anatema politico) di Fulvio Briano, di ignorare riunioni e sacrosanti gridi dall’arme organizzati e posti dal Comitato Sanitario Locale. Comunque, se esiste un piano di “emergenza soccorso sanitario” della Val Bormida i cittadini sarebbero ben felici di conoscerlo…anche per essere rassicurati” conclude il Meet up.