Cronaca

Suicidio Bonello, l’ispettore Bonvicini sotto torchio in Procura: respinta ogni accusa

Alberto Bonvicini

Savona. Sotto torchio per diverse ore: Alberto Bonvicini, da anni dirigente della polizia postale di Savona, indagato per il reato di circonvenzione d’incapace nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Luisa Bonello, è stato sentito dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro.

Secondo quanto trapelato Bonvicini avrebbe risposto a tutte le domande del pm e chiarito la sua posizione in merito alla vicenda, in particolare i rapporti con la vittima, Luisa Bonello.

Stando alle prove raccolte dagli inquirenti, Bonvicini, amico della Bonello, approfittava di lei per ottenere denaro e aiuti. Nei giorni scorsi all’ispettore è stata sequestrata una Lamborghini Gallardo che però, stando a quanto riferito dal suo legale, non sarebbe di proprietà, ma sarebbe stata presa in leasing.

L’ispettore nega ogni addebito e nel corso dell’interrogatorio di quattro ore, oggi al sesto piano di Palazzo di Giustizia, ha fornito la sua versione riguardo alla rete di rapporti avuti con la Bonello. Da parte del sostituto procuratore Ferro no comment, l’indagine prosegue.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.