Savona, Berruti consegna cittadinanza onoraria a 44 bambini stranieri e apre sulle coppie di fatto: “Sancire le unioni” fotogallery

Savona. 44 bambini nati tra maggio e settembre di quest’anno da genitori stranieri residenti a Savona hanno ricevuto oggi dal sindaco Federico Berruti la cittadinanza onoraria “Ius soli”, istituita dal Comune per promuovere l’uguaglianza tra persone straniere e italiane che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano nella Città della Torretta.

La cerimonia si è svolta nella Sala Matrimoni di Palazzo Civico. L’attestazione riporta lo stemma e la scritta “Città di Savona” e verrà annotata in ordine cronologico in un apposito “Registro delle cittadinanze onorarie Ius soli”. Il provvedimento nasce con l’intento di contribuire a rimuovere gli ostacoli che la legislazione attuale frappone al raggiungimento di questo obiettivo sino al riconoscimento da parte dello Stato della cittadinanza italiana per coloro che nascono in Italia.

“Si tratta di un atto che non ha utilità pratica per chi lo riceve – afferma Berruti – Tuttavia c’è una partecipazione crescente da parte delle famiglie di questi bimbi neosavonesi. Ciò dimostra che l’integrazione in una comunità non passa solo attraverso le risorse materiali, pur necessarie e importantissime, ma anche i valori che una comunità sa esprimere: ospitalità, solidarietà, eguaglianza”.

“Savona è una città che ha una storia altissima di valori sociali e civili – aggiunge Berruti – Questa iniziativa si colloca pienamente nel solco della storia, senza retorica ma esprimenndo in modo semplice e sobrio quel sentimento di fratellanza tipico di chi ci ha preceduto e che noi vogliamo tramandare ai giovani savonesi, tra i quali questi, che non hanno ancora la cittadinanza italiana per legge. Spero che velocemente il Parlamento approvi una legge che ci renda più moderni da questo punto di vista”.

In merito ad un tema simile, quello delle coppie di fatto, la posizione del primo cittadino è che “dal punto di vista amministrativo noi non possiamo compiere atti contro la legge, che peraltro sarebbero nulli, perché le nozze di coppie omosessuali non sono consentite. Penso che il tema delle unioni di fatto e la questione di sancire legalmente l’unione di coppie omosessuali sia assolutamente moderno e in un Paese come l’Italia dovrebbe essere già stato risolto da molti anni”.

“Spero che se ne parli meno e si agisca più sul piano legislativo – afferma il sindaco – per fare come nelle grandi democrazie: consentire a ciascuno, nella propria libertà, di sancire un’unione spirituale e sentimentale che possa anche avere un riverbero pratico affinché ognuno dei partner possa avere la sicurezza e la serenità che l’altro sia tutelato”.

“L’amministrazione comunale ha istituito da molti anni il registro delle unioni civili, che non ha particolari effetti giuridici ma che è stato un segnale di apertura e assoluta non discriminazione”, conclude Federico Berruti.

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