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Lega Pro, zona “Cesarini” maledetta per il Savona: l’Ascoli pesca il jolly e beffa il “Bacigalupo”. E i tifosi contestano la società fotogallery

Savona.  La maledizione della zona “Cesarini” continua ad aleggiare, tremenda ed inesorabile sul Savona di Arturo Di Napoli.

I biancoblù giocano una buona partita e, fino al novantesimo, avrebbero potuto anche recriminare per un pareggio che sarebbe stato stretto.

Alla fine, invece, arriva la beffa e l’Ascoli espugna (1 a 0) il “Bacigalupo”. La crisi si fa profonda per il Savona ma il gioco visto lascia almeno un barlume di speranza per il futuro.

Alla vigilia voleva la svolta, mister Di Napoli. E il ritiro infrasettimanale a Calizzano doveva servire a favorirla. A trovare – o meglio a ritrovare – equilibrio e serenità dopo giorni “pesanti”.

Una settimana che, come le precedenti, non ha lesinato “impegni” extracalcistici per una società, da anni, spesso divisa tra palco (il terreno verde) e realtà (tribunali civili o sportivi).

E che ci sia aria di maretta tra i tifosi e la società lo confermano anche gli striscioni esposti dallo “zoccolo” duro del tifo savonese nei quali si “accusa” la dirigenza di non aver passione e si prefigura un futuro – la retrocessione – che sarebbe una vera e propria sciagura, sportiva si intende. Confermato, invece, il sostegno a mister e giocatori.

Al fischio d’inizio, Arturo Di Napoli cambia tanto rispetto agli undici che avevano iniziato il match di Gubbio.

Fuori Demartis, Casarini e De Feo – per scelta o per assenze legate alle squalifiche – dentro Antonelli, Giorgione e Colombi. Un ritorno in campo quello del difensore ex Cuneo dopo qualche giornata passata ai margini della prima squadra; stesso discorso per Giorgione che, finora, aveva visto il campo quasi sempre a partita in corso. In campo, finalmente, viste le attese, Colombi in attacco con Scappini.

La partita inizia con le due squadre alla ricerca del gioco ma incapaci di creare occasioni che possano impensierire i due estremi difensori.

Poco da segnalare nei primi 25’ se si eccettuano due parapiglia nelle rispettive trequarti a riprova che le tensioni settimanali sono difficilmente dimenticabili in campo.

Col passare dei minuti, le due squadre si allungano e si comincia a vedere qualcosa in campo. Al 27’ la prima possibilità di muovere il risultato capita sui piedi di Cerone che calcia da buona posizione un calcio da fermo ma la palla viene deviata in corner dalla retroguardia ascolana.

Sul ribaltamento di fronte, i giocatori marchigiani si propongono sull’out destro con Chiricò bravo ad avere la meglio sul dirimpettaio e a crossare al centro una palla che Mengoni di testa mette tra le braccia di Pennesi che controlla senza problemi.

Sono solo due fuochi di paglia perché bisognerà aspettare il 43’ per trovare una nuova occasione da gol – la più nitida dei primi 45’ – da annotare sul taccuino.

E la firma è quella di Colombi, uno dei giocatori più attesi, che imbeccato da Marchetti, gira di testa verso la porta di Lanni con la palla che scheggia la parte alta della traversa ed esce.

Nella ripresa, le due compagini provano ad essere più propositive. Al 48’ è Altinier a far tremare i tifosi di casa con un colpo di testa che, però, non arriva dalle parti di Pennesi.

Sulla ripartenza, potrebbe esserci la svolta del match quando Giorgione vola verso la porta di Lanni e viene atterrato quasi al limite da Cristiano Rossi; il direttore di gara dice che è solo giallo. La punizione, battuta da Cerone non porta frutta visto che il fendente del numero dieci di casa si infrange sulla barriera.

Al 54’ Arturo Di Napoli si gioca la carta De Feo al posto di Colombi richiamato in panchina. Qualche secondo prima, Pennesi era stato bravo e attento a respingere il tiro di Chiricò sferrato dal limite dell’area.

Allo scoccare dell’ora di gioco, anche Patrone, tecnico della squadra marchigiana, cambia: fuori Berrettoni e dentro Perez.

La partita sembra bloccata dalle paure dei due club di farsi del male. Il Savona tiene bene il campo e l’innesto di De Feo aggiunge un buon tasso di qualità ai biancoblù ma Lanni come il suo dirimpettaio dormono sonni tranquilli.

Al 69’ Scappini cade in area ma il sig. Fiore fischia un fallo all’attaccante savonese spegnendo sul nascere le proteste dei padroni di casa.

I ragazzi di Di Napoli, però, ci credono e provano a non farsi condizionare dalla maledizione degli ultimi minuti che li ha visti costretti a cedere moltissimi punti in prossimità del novantesimo.

Al 74’ De Feo si inserisce sul millimetrico cross di Marchetti ma il “tap-in” da buona posizione finisce fuori senza impensierire il numero uno ospite

La partita la fa il Savona e al 79’ De Feo fa gridare al gol sul calcio piazzato dal limite ma la palla viene deviata da Lanni sul palo prima di spegnersi “solo” in corner. Sulla ripartenza Perez, entra in area, si gira e calcia bene ma il rasoterra esce alla sinistra della porta di Pennesi.

La partita sembra incanalata sul pareggio ma al 91’ Perez si veste da taglia gambe delle speranze del Savona di pareggiare.

Il giocatore, subentrato nella ripresa, entra area e dal limite sinistro dell’area piccola mette alle spalle di Pennesi.

È la beffa per il Savona sul quale sembra aleggiare una maledizione difficilmente spiegabile. I Savona si lanciano disperatamente in attacco ma il risultato non cambia e, dopo 5’ di recupero, la partita finisce amaramente per i giocatori, e i tifosi, di casa.

Il tabellino

Savona – Ascoli: 0 – 1

Reti:  91’ Perez (A)

Savona: Pennesi, Marchetti, Antonelli, Cabeccia, Marconi, Quintavalla, Speranza, Giorgione (88’ Casarini), Scappini, Cerone (81’ Bramati), Colombi (54’ De Feo). A disp. Addario, Galimberti, Demartis, Carta. All. Arturo Di Napoli

Ascoli: Lanni, Avogadri, Cristiano Rossi, Pirrone, Mengoni, Mori, Chiricò, Addae, Altinier (68’ Bangal), Berrettoni (61’ Perez), Mustacchio (81’ Giovannini). A disp. Ragni, Cinaglia, Barison, Gualdi. All. Mario Patrone

Arbitro: Fiore di Barletta (assistenti: Gentilini di Lugo di Romagna e Li Volsi di Firenze)Arbitro:

Note. Angoli: 2 – 2. Ammoniti: Quintavalla (S), Mustacchio (A), Marchetti (S), Mengoni (A), Cristiano Rossi (A). Recupero: 1’ (p.t.), 5’ (s.t.)

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