Comuni Ricicloni, provincia di Savona leader in Liguria: 7 Comuni su 11, spicca Garlenda con l’81%

ricicloni 2014

Liguria. Sono 11 i Comuni liguri, di cui ben 7 savonesi, a cui Legambiente ha assegnato la Palma d’Oro dei Comuni Ricicloni 2014, la campagna di Legambiente che premia annualmente le comunità locali, amministratori e cittadini, che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti.

In Provincia di Savona si tratta di Garlenda con l’81% di raccolta differenziata; Arnasco (76,81% di differenziata); Villanova d’Albenga (74,91%); Vendone (73,74%); Tovo San Giacomo (68,56%); Pietra Ligure (66,21%) e Noli (65%). In provincia di Genova sono Pieve Ligure (70,84%); Recco (70,56%) e Bogliasco (67,21%). Mentre in Provincia de La Spezia c’è Levanto con un 68,05% di raccolta differenziata.

Tovo San Giacomo e Pietra Ligure, inoltre, sono partner assieme alla Regione Liguria e ad altri soggetti del progetto europeo SMILE (Strategies for Marine Litter and Environmental prevention of sea pollution in coastal areas) che mira alla prevenzione del fenomeno dei rifiuti marini agendo sia a livello costiero che nell’entroterra, nella consapevolezza che il problema del marine litter sia fortemente legato alla gestione del territorio e dei rifiuti.

La premiazione con consegna delle targhe è avvenuta oggi, 8 ottobre, presso la sala di Rappresentanza della Regione Liguria in occasione di un Convegno sul tema che ha visto fra gli altri la presenza di Raffaella Paita (Assessore all’Ambiente della Regione Liguria), Stefano Ciafani (vicepresidente di Legambiente nazionale) Santo Grammatico (presidente di Legambiente Liguria) e Pierluigi Gorani (responsabile dell’Area Rapporti col Territorio del Consorzio Conai).

Un risultato, quello mostrato dal dossier di Legambiente, che sottolinea come siano aumentati nella nostra regione i Comuni che riescono a raggiungere i limiti imposti dalla legge per la raccolta dei rifiuti. Nonostante questo, l’incremento della percentuale della differenziata a livello regionale rimane basso (considerato che negli ultimi dieci anni si è sempre attestato sul 2-3 % annuo) e i Comuni liguri che si trovano ancora sotto il 35% di raccolta differenziata (limite che andava raggiunto entro il 2003) sono ancora tre su quattro, tra i quali la stessa Genova, Imperia e Savona, corrispondenti al 77% della popolazione. Rispetto al vigente limite di legge la popolazione non in regola sale addirittura al 90%. La Liguria continua ad essere la cenerentola delle regioni del centro-nord per la gestione dei rifiuti, come confermato anche dal basso numero di Comuni Ricicloni per il 2013, ai quali è dedicato il Report 2014 (in allegato).

“Il dossier che abbiamo presentato oggi mostra una tendenza chiaramente positiva, ma molto c’è ancora da fare”, ha dichiarato Santo Grammatico, presidente regionale di Legambiente Liguria. “Se i cittadini sono posti nella condizione di poterlo fare, differenziano i rifiuti e i risultati si vedono, con numeri che rapidamente raggiungono e superano i limiti di legge. C’è nelle aziende preposte una vera e propria mancanza di consapevolezza e conoscenza necessarie per programmare e attuare la differenziata, per anni il dibattito è stato incentrato sulla questione dell’incenerimento dei rifiuti e il conferimento in discarica l’ha fatta da padrone, impedendo l’apertura di un dibattito e un confronto sulla valorizzazione dei materiali post consumo. Oggi i danni ambientali e l’aumento dei costi che si riverseranno sui cittadini dovuti al sistema delle discariche sono evidenti”.

“Adesso confidiamo che il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti in via di approvazione dia una spinta nella giusta direzione” conclude Grammatico. “Di questo piano abbiamo apprezzato, nella fase di discussione, il definitivo superamento del ricorso agli inceneritori, ma lo abbiamo criticato per aver posto l’obbiettivo di raggiungere il 65% di differenziata nel 2020. Decisamente troppo lontano nel tempo, va reso più ambizioso. Soprattutto va avviata immediatamente la fase di costruzione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, a partire dalla frazione organica”.

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