Economia

Piaggio Aero, nasce il comitato contro le esternalizzazioni: “Sacrificare una minoranza è come ‘vendere’ i colleghi” fotogallery

comitato piaggio aero esternalizzazioni

Finale Ligure. Un comitato per dire “no” alle esternalizzazioni. Quando ormai la trattativa sindacale sembrava avviata verso una conclusione, con alcuni dettagli sugli esuberi da sistemare ma il solco sostanzialmente tracciato, ecco che scoppia un nuovo caso per la Piaggio Aero di Finale/Villanova.

Questa mattina all’alba, al momento della partenza dei pullman-navetta da Finale Ligure alla volta del nuovo stabilimento di Villanova, un gruppo di lavoratori ha distribuito un volantino ai colleghi annunciando la nascita del comitato “No esternalizzazioni, tutti in Piaggio” che si sarebbe costituito lunedì. Obiettivo: “Costruire, con le organizzazioni sindacali sensibili, una difesa contro l’obiettivo Aziendale” di trasferire a Laer parte dell’attività produttiva.

“I Lavoratori della Piaggio A.I. direttamente coinvolti nei processi di esternalizzazione, in base al piano industriale, esprimono la propria contrarietà all’ipotesi di essere collocati fuori dall’azienda – scrivono nel comunicato – Non si comprende perché, a fronte di ingenti investimenti nel campo immobiliare, di significative commesse e alla necessità comunque di produrre i componenti da assemblare, si dia per accettato che 99 lavoratori di Piaggio debbano essere sacrificati”.

“Non possiamo certo accettare la logica aberrante in base alla quale una maggioranza di presunti ‘salvati’ può decidere che una minoranza sia da sacrificare – attaccano – la Storia, letta con questa prospettiva, giustificherebbe innumerevoli genocidi”.

“A questo gioco al massacro non ci stiamo – continuano – riteniamo che una battaglia sindacale per evitare le esternalizzazioni sia ancora possibile, nn solo perché giusta in sé, ma anche alla luce delle difficoltà nelle trattative per l’individuazione delle aree dove dovrebbe insediarsi il nuovo stabilimento. Queste difficoltà generano incertezze sulle tempistiche e allarmano ancora di più i Lavoratori interessati alle esternalizzazioni”.

“Riteniamo che, per tradizione e per rapporti sociali corretti, i Lavoratori Piaggio non possano accettare di ‘vendere’ una parte di loro senza provare a contrastare fino in fondo questa ipotesi – è la bordata rivolta ai propri colleghi – Nessuno vivrebbe tranquillo senza conoscere le proprie sorti, altrettanto nessuno vivrebbe tranquillo sapendo che il proprio operato ha causato la ‘vendita’ di 99 suoi compagni di lavoro”.

Un appello alle coscienze dei lavoratori, dunque ed un paragone “forte” con i genocidi per quello che evidentemente verrebbe vissuto anche come un “tradimento” da parte dei colleghi qualora non arrivasse la levata di scudi. Prima iniziativa del Comitato, dopo il volantinaggio di questa mattina, sarà quella di indire una assemblea pubblica a cui invitare istituzioni, enti locali e sindacati.

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