Cronaca

Il Ministro Orlando arriva a Cairo e la polizia penitenziaria prepara una maxi protesta, Sappe: “Così non possiamo andare avanti”

Sappe liguria

Cairo M. Gli agenti di polizia penitenziaria liguri sono pronti a protestare davanti al Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Succederà in occasione della visita dell’esponente del Governo Renzi a Cairo Montenotte, per partecipare ad un convegno sulla formazione nella Scuola di Polizia “Andrea Schivo”: il Sappe, il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, ha infatti preannunciato una rumorosa manifestazione e un sit-in di protesta in concomitanza con l’evento.

“Saremo in piazza a gridare la rabbia dei poliziotti penitenziari della Liguria, abbandonati a loro stessi da una Amministrazione centrale che non fa nulla per risolvere le endemiche criticità della Regione e che sarà presente a Cairo con i suoi massimi vertici – denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria attraverso il suo leader Donato Capece -. Si parla tanto di formazione, ma quella che si propina da sessant’anni ai poliziotti penitenziari è vecchia e superata dai cambiamenti socioculturali intervenuto nella popolazione detenuta e nella criminalità. E non tiene conto che la Polizia Penitenziaria è un Corpo di Polizia dello Stato. Ma la realtà è che da anni i nostri poliziotti non fanno nessun tipo di aggiornamento professionale e di formazione. Altro che convegni e autocelebrazioni come quella che si vorrebbe fare il 15 settembre a Cairo Montenotte”.

Capece denuncia anche i problemi delle sedi penitenziarie liguri: “Imperia, Sanremo, La Spezia, Pontedecimo, Marassi, Savona, Chiavari sono penitenziari che vanno avanti solamente grazie ai poliziotti, alla loro professionalità, al loro spirito di servizio, alla loro umanità. E lavorano sotto organico e in penitenziari spesso degradati e degradanti: basti pensare al carcere di Savona, struttura che potrebbe essere superata da un nuovo penitenziario da costruirsi proprio in Valbormida”.

“In Liguria manca il personale di Polizia Penitenziaria e ogni giorno c’è una nuova criticità, come dimostra anche il caso che ha riguardato Marassi proprio in questi giorni. L’Amministrazione Penitenziaria è ormai da diversi mesi senza un Capo Dipartimento e l’organico dei Baschi Azzurri è sotto di 7mila unità. La spending review e la legge di Stabilità hanno cancellato le assunzioni, nonostante l’età media dei poliziotti si aggira ormai sui 40 anni. Altissima, considerato il lavoro usurante che svolgiamo. Nonostante le affrettate rassicurazioni di chi va in giro a dire che i problemi delle carceri sono (quasi) risolti e non c’è più un’emergenza, i drammi umani restano, eccome. Lo sanno bene i poliziotti penitenziari della Liguria, che gestiscono questi drammi ogni giorno e che si sentono abbandonati a loro stessi da chi tratta la Liguria con colpevole superficialità nonostante i tanti problemi che vi sono a Imperia, Sanremo, La Spezia, Pontedecimo, Marassi, Savona, Chiavari” aggiunge Capece”.

E il Sappe chiama direttamente in causa proprio il Ministro Orlando: “Non è pensabile chiudere strutture importanti di raccordo tra carcere, istituzioni e territorio come il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Genova a meno che non si voglia paralizzare il sistema ed avere del carcere l’esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi. Vogliono il Ministro Orlando e il Governo Renzi essere ricordati per questo demolizione dei presidi di sicurezza del Paese?” conclude il segretario generale del sindacato.

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