Celebrazioni a Cairo per gli 800 anni dal passaggio di San Francesco

Cairo. Le fonti ufficiali francescane attestano con certezza il viaggio di San Francesco, di 800 anni or sono, verso Francia e Spagna diretto in Marocco, dove voleva incontrare il Sultano. Egli passò attraverso Liguria e Piemonte. In Val Bormida un’antichissima e diffusa tradizione orale racconta della sosta del Santo a Cairo e di un miracolo per la figlia sordomuta del marchese Ottone Del Carretto.

Nel 1587 il Ministro Generale dei frati Minori Osservanti, mons. Francesco Gonzaga, poi vescovo di Mantova e Venerabile, ha trascritto il testo della leggenda cairese, ripreso in seguito da molti altri autori (a partire da mons. Paolo Brizio nel 1647, P. Melissano negli Annali francescani ecc.). In seguito alla guarigione miracolosa della giovane cairese, era stata donata a Francesco una valletta alla periferia del paese, dove sorse il convento – il primo in Liguria e Piemonte, fondato personalmente da San Francesco che fu presidiato dai frati Minori Osservanti per sei secoli, fino agli inizi dell’800, quando venne distrutto dalle truppe napoleoniche.
I religiosi erano una ventina; qui era attivo uno dei cinque studi teologici di tutta la Provincia religiosa di Genova e a Cairo si tennero diversi Capitoli provinciali, nel ‘500 e il 600, quando la Provincia francescana ligure contava cento conventi.

A Cairo si celebrano gli 800 anni dal passaggio del Poverello di Assisi e dalla fondazione del convento si articola in tre sabati consecutivi, a partire dal 20 settembre. Per tutto il periodo le vetrine del centro storico saranno allestite a tema francescano.

In concomitanza con le manifestazioni cairesi per gli 800 anni del passaggio di San Francesco è stato pubblicato un libro, ricco di foto a colori, in cui fra l’altro compaiono i nomi dei Padri Guardiani che si sono succeduti nei secoli, i Quaresimalisti chiamati in zona e i frati che qui operarono in tempi storici. Il volume documenta la vita nel cenobio cairese e ne illustra la struttura, recentemente restaurata per buona parte per interessamento del Comune, con un investimento di quasi due milioni di euro.

Del convento suggestivo è l’antico chiostro con colonnine in pietra arenaria, affascinanti gli affreschi cinquecenteschi e quanto resta della grande chiesa a tre navate.

Per un giorno, il 27 settembre, torneranno i Frati Minori, con il Ministro Provinciale e con P. Guglielmo Bozzo, già più volte Padre Provinciale, accolti in piazza a Cairo, dove giungeranno accompagnati in processione da numerosi cristanti delle Confraternite di tre diocesi (Genova, Savona-Noli e Acqui) con una dozzina dei loro grandi crocifissi e dalla Banda musicale cittadina.

Il benvenuto sarà porto dal parroco e dal vescovo di Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi, fra canti e musiche sacri. Poi P. Guglielmo terrà un discorso, quindi la con celebrazione eucaristica.

Il sabato seguente, 4 ottobre, la festa di San Francesco sarà celebrata inaugurando i lavori di restauro realizzati nel convento cairese, con visita alle rinnovate strutture. La speranza è che gli interventi possano essere completati appena possibile e che il centro torni in attività, come previsto nel progetto “Cantico delle creature”, a beneficio di tutto il comprensorio valbormidese.

Osserva il gen. Rino Aprea, del Comitato organizzatore: “L’auspicio è che da ora, ogni anno Cairo Montenotte ricordi San Francesco e il suo importante passaggio da queste parti celebrandone la festa nel Convento rimesso a nuovo”.

Promotori delle manifestazioni cairesi per gli 800 anni sono diversi organismi locali: dal Lions al Leo Club valbormidese, dal Serra International all’Archivio vescovile di Acqui, dal Comune di Cairo M. alla Società Operaia, dall’associazione culturale Grifl alla parrocchia, alla Fondazione “Nilde Bormioli”: tutti si sono attivati per mettere a punto un evento che rinnovi l’attenzione sulla figura del Santo assisiate e sul complesso francescano cairese, ora parzialmente restaurato con un significativo impegno finanziario di quasi due milioni di euro.

Il Vescovo di Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi, ha inserito l’evento cairese nel ciclo triennale di manifestazioni propedeutiche alla solennità del giubileo della cattedrale acquese, dedicata al culto da San Guido nel 1067.

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