Noli. “Sono un extraterrestre, mi butto”. Ci sono volute quasi due ore per convincerlo a non compiere il gesto estremo, ma alla fine, per fortuna, tutto di è concluso per il meglio.
E’ stata una notte movimentata quella vissuta a Capo Noli, dove un uomo di età apparente intorno ai 40 anni è stato avvistato verso l’1.30 da un automobilista di passaggio mentre si aggirava sopra gli scogli, in posizione pericolosa. Nessun gesto teatrale, ma le intenzioni parevano chiare: e così il passante ha allertato i soccorsi.
Sul posto sono confluiti militi del 118, vigili del fuoco, polizia stradale e capitaneria che si sono immediatamente adoperati per convincerlo a mettersi al sicuro. Operazione difficile anche per il fatto che l’uomo non parlava, non si sa se per scelta o per impossibilità fisica. Il 40enne, soggetto già conosciuto dal reparto di psichiatria dell’ospedale, comunicava solo scrivendo, e pur senza palesi escandescenze, non pareva sentire ragioni.
Alla richiesta di spiegazioni sulle motivazioni del gesto, la risposta è stata perentoria: “Sono un extraterrestre, venuto sulla terra da un altro sistema solare”.
Dopo quasi due ore di tentativi, finalmente intorno alle 3.30 il medico del 118 è riuscito ad avvicinarsi e a iniettare all’uomo una dose di tranquillanti: l’aspirante suicida a quel punto è stato caricato in ambulanza e ricoverato al pronto soccorso per accertamenti. Durante le operazioni uno dei poliziotti intervenuti ha riportato un trauma al costato giudicato guaribile in 5 giorni: il 40enne, probabilmente in modo involontario, lo ha colpito con una ginocchiata.