Quiliano. Verrà inaugurato lunedì pomeriggio alle 17.30 il nuovo Giardino dei Chinotti, realizzato nel parco di San Pietro in Carpignano. Un progetto dimostrativo formativo e promozionale, finalizzato alla realizzazione della prima coltivazione biologica certificata di piante di chinotto di Savona, ed alla promozione coordinata e sinergica del territorio e delle sue eccellenze (Chinotto di Savona, Albicocca di Valleggia, Granaccia, Buzzetto, Miele e altre). Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con il Cersaa di Albenga, il Comune di Quiliano e la Rete di imprese del Chinotto di Savona.
Il Chinotto nella Rete rappresenta un pool di aziende accomunate dall’amore per questo straordinario agrume presidio Slow Food. L’obiettivo della rete è quello di promuovere il Territorio ligure e tutte le sue eccellenze, seguendo il fil rouge del chinotto. “Una lunga storia, una grande tradizione, un’esperienza polisensoriale unica da scoprire: stiamo parlando del chinotto, uno dei simboli della città di Savona – recita la presentazione – Un indiscusso emblema di gusto e raffinatezza, che si contraddistingue anche per il suo aspetto culturale ed attrattivo. Il chinotto come prodotto ma soprattutto il chinotto come lifestyle d’eccellenza, un progetto organico e strutturato atto ad esportare l’eccellenza savonese in Italia e all’estero, un binomio imprescindibile legato alla storia stessa di questa straordinaria pianta: si narra infatti che proprio un navigatore savonese del 1500 importò dalla Cina la pianta del chinotto, il cui frutto era considerato dai marinai una sorta di ‘amuleto’ delle proprietà benefiche e terapeutiche”.
Grazie alle favorevoli caratteristiche climatiche, questa pianta trovò nel savonese il suo ambiente ideale, trasformando, migliorando le sue caratteristiche e prosperando in modo unico. Per anni la coltivazione del chinotto è stata tramandata da sapienti maestri canditori dando vita ad esportazioni in tutto il mondo che hanno fatto di Savona la città simbolo del chinotto. Se è vero che il chinotto non si consuma al naturale, perché troppo amaro, è altrettanto vero che trasformato dà vita ad indimenticabili delizie: dalla bibita, fenomeno cult degli anni ‘50, ai canditi, dalle confetture ai dolci, fino al piacere inebriante del suo profumo. Oggi il chinotto di Savona non è solo un frutto ma un’attrazione che richiama sempre nuovi fans di tute le età, appassionati e fedeli estimatori di queste delizie dolci e amare.