Liguria. Sale vertiginosamente il livello di risorse stanziate dalla Regione Liguria per la cassa integrazione e per la mobilità in deroga: dal milione e 200 mila euro (per 81 lavoratori, di cui 12 in mobilità) nel 2008, si è balzati a 87 milioni (per 12.932 lavoratori, di cui 1.513 in mobilita’) nel 2013.
Con i fondi assegnati nel 2014 dai prossimi giorni la Liguria potrà saldare tutte le mensilità del 2013. Nuove risorse, almeno un miliardo di euro a livello nazionale – come riconosciuto dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti – si rendono necessarie per liquidare i pagamenti nell’anno in corso.
La giunta regionale stamani ha discusso i dati per fronteggiare l’emergenza. Per gli ammortizzatori sociali in deroga nel 2009 in Liguria si sono superati i 34 milioni di stanziamenti (5.727 lavoratori, di cui 271 in mobilità). Nel 2010 quasi 69 milioni (7.878 lavoratori, di cui 556 in mobilità). Nel 2011 in finanziamenti sono saliti a 75 milioni(6.687 lavoratori, di cui 746 in mobilità). Nel 2012 poco meno di 100 milioni (11.753 lavoratori, di cui 1.687 in mobilità).
Nel 2013 circa 87 milioni (12.932 lavoratori, di cui 1.513 in mobilità). Nel 2014 sono contabilizzati a oggi poco più di 25 milioni, a fronte di domande per 8.062 lavoratori, di cui 113 in mobilità. Mancano all’appello almeno 50-60 milioni di euro. Le difficoltà acute nel finanziamento e nell’erogazione delle risorse per gli ammortizzatori in deroga hanno determinato negli ultimi mesi un calo nel ricorso a questo strumento, e la ricerca di alternative che in numerosi casi sono state trovate negli accordi per la gestione di contratti di solidarietà.
La Regione, che non gestisce direttamente l’erogazione dei fondi relativi (peraltro anche in questo caso insufficienti rispetto alle richieste), ha accompagnato alcune rilevanti vertenze: l’Amt di Genova, l’Acam della Spezia, il Teatro dell’Archivolto a Genova, la Liguria Diesel a Savona, la Pedrazzani a Cairo Montenotte.