Savona. Una Camera di Commercio metropolitana ed una delle Riviere, da quattro sedi operative a due soltanto. E’ quanto si prevede per la Liguria il disegno di legge sul riordino degli enti camerali. “Accentreremo molto i servizi in moda da recuperare efficienza ed avere risorse da distribuire alle economie locali. E cercheremo di salvaguardare i principi della precedente riforma che di fatto aveva realizzato un federalismo camerale compiuto, che valorizza i territori: i soldi delle imprese di un determinato territorio vengono spesi per quel determinato territorio…
“E’ chiaro che il testo di riforma in discussione ora per noi non è una buona legge e può creare un danno al tessuto produttivo delle realtà locali. Alle imprese viene ridotto l’onere del diritto annuale che versano obbligatoriamente alla Camera di Commercio e inoltre lo Stato dovrà mettere dei soldi (170 mln di euro) per sostenere la riforma, in quanto così com’è resta impossibile stare in piedi solo con l’autofinanziamento. Insomma, si sta mettendo in discussione una riforma che funzionava e che dava ai territori provinciali la possibilità a ciascuno di sviluppare la propria competitività” conclude Pasquale.