Economia

Tirreno Power, attesa per l’incontro al ministero: “Troviamo una soluzione o il futuro è segnato”

tirreno power

Vado Ligure. Potrebbe essere domani, 1 luglio, il giorno della verità per Tirreno Power. Si terrà alle 16, infatti, l’incontro presso il ministero a Roma in cui si capirà se esistono margini per la concessione di una nuova Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), primo passo per giungere alla riapertura della centrale.

In attesa dell’incontro di domani, azienda e sindacati hanno sospeso le trattative sulla cassa integrazione: la firma era in origine prevista per lo scorso 26 giugno, ma si è deciso di definire prima la vertenza a livello nazionale.

La crisi del gruppo, infatti, si somma alla mancanza dell’Aia e al sequestro della centrale di Vado Ligure da parte della Procura. Uno scenario che fa presagire scenari sempre più foschi: “C’è molta attesa per l’incontro di domani – fa sapere Tino Amatiello di Cigl – nel quale speriamo si possa davvero trovare una soluzione… in mancanza della quale il futuro della centrale è segnato”.

“La speranza di vedere riaperta la centrale è sempre minore aveva fatto eco pochi giorni fa Enrico Denevi di Cisl – ma non bisogna dimenticare che l’azienda rimane in una situazione di grave incertezza finanziaria e se non si ripartirà a breve con la produzione dei gruppi a carbone (il solo gruppo a metano certo non basta), si arriverà ad una definitiva chiusura”.

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