Savona, prima idea di riutilizzo delle gallerie antiaeree: un percorso pedonale con ascensore dal centro alla Villetta

Savona. Oggi in giunta il vicesindaco Livio Di Tullio e l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Lirosi hanno presentato una pratica che prevede la realizzazione di un collegamento tra il centro città e la Villetta, prima attraverso l’ex galleria antiaerea di via Paleocapa e poi per mezzo di un ascensore.

Una notizia che prende origine dal “tour” effettuato la scorsa settimana da Di Tullio alla scoperta delle gallerie antiaeree di Savona, al termine del quale il vicesindaco aveva chiesto un’opinione ai cittadini in merito alla possibile acquisizione a costo zero di quei tunnel dallo Stato.

La risposta sui social dei savonesi era stata pressoché unanime: “Prendetele”. Un plebiscito che potrebbe avere presto un primo riscontro: il percorso pedonale che nelle intenzioni di Di Tullio e Lirosi porterebbe da via Paleocapa alla Villetta partirebbe proprio da una di quelle gallerie, la più nota ai cittadini, quella il cui ingresso si trova in via Paleocapa.

“Il recente lungo sopralluogo effettuato con i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio ci ha fatto prendere visione di molte gallerie in via San Lorenzo, via Firenze, piazza Amendola e via Paleocapa, che potrebbero essere utilizzate per favorire notevolmente varie percorrenze pedonali in sicurezza – spiega l’assessore Lirosi – contribuendo così ad una viabilità meno intasata in varie zone”.

Ecco allora l’idea: presunta l’imminente acquisizione gratuita dal Demanio delle varie gallerie sotterranee della città (costruite durante la seconda guerra mondiale come rifugi anti bombardamenti), si tratterebbe di effettuare i lavori che consentano il transito in sicurezza dei pedoni all’interno della galleria che congiunge via Paleocapa con la galleria del Garbasso e quest’ultima con le scalette a fianco del teatro Chiabrera, che salgono verso la Villetta. Da quel punto, poi, verrebbe costruito un ascensore pedonale, che porti i cittadini sino alle zone limitrofe del forte dello Sperone.

La difficoltà principale, come al solito, rischiano di essere i soldi. Su questo fronte però c’è qualche buona notizia: i fondi per poter effettuare i rilievi topografici e geotecnica dovrebbero arrivare dall’Unione Industriali. Poi, una volta effettuato il progetto preliminare e trovati i fondi necessari, l’ascensore pedonale potrà essere inserito nel Piano Opere Pubbliche, probabilmente nell’anno 2015.

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