Cronaca

Sei stabilimenti chiusi per lavoro nero, “panico” tra i bagni marini: ma era un falso allarme

Spiaggia

Savona. Sei bagni marini chiusi per lavoro nero. Eccola, la bomba che non ti aspetti in piena stagione turistica. Ma la notizia, in realtà, era sbagliata: si trattava di provvedimenti “vecchi” e sanati prima ancora della stagione estiva.

La news aveva iniziato a circolare oggi all’ora di pranzo: sei strutture ricettive balneari in provincia di Savona colpite da ordinanza di chiusura, dopo i controlli effettuati dagli ispettori del lavoro e dei carabinieri nei mesi di maggio e giugno in cui erano emerse irregolarità legate ai contratti di assunzione.

Una notizia che inizialmente ha lasciato interdetti gli addetti ai lavori. “Ad ora non ci risultano stabilimenti chiusi – spiegava Enrico Schiappapietra, presidente dei Bagni Marini della provincia savonese – stiamo facendo delle verifiche per scoprire di quali si tratta”. Passavano le ore, ma di bagni marini chiusi non si trovava traccia: “Potrebbe trattarsi più genericamente di esercizi pubblici – provava allora ad azzardare Schiappapietra – oppure di ristoranti e bar ‘accoppiati’, come capita spesso, a bagni marini la cui gestione, però, è in mano ad altri soggetti”.

L’arcano, in realtà, è presto svelato. L’ispettorato del lavoro e i carabinieri del Nil hanno effettuato nel trimestre appena trascorso verifiche in venti attività, dove è stata accertata la posizione di 32 lavoratori, di cui 14 extracomunitari, molti dei quali erano stati assunti “in nero”. Dove è stata riscontrata un’irregolarità nelle assunzioni uguale o superiore al 20% sono scattate effettivamente le sospensioni delle licenze, con l’obbligo per i datori di lavoro di regolarizzare la posizione del personale impiegato nelle diverse mansioni e pagare sanzioni pari a 2 mila euro.

Tutto ciò, però, è avvenuto appunto nel trimestre, prima dell’inizio della stagione estiva, e le chiusure sono rimaste “sulla carta”: i vari stabilimenti balneari hanno provveduto a mettersi in regola e le sospensioni sono state ritirate. Tutto prima dell’arrivo dell’estate.

Nessuna paura, quindi, per turisti e residenti intenzionati a prendere la “tintarella” nella loro spiaggia preferita: troveranno i cancelli aperti, in tutta la provincia.

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