Dopo Balla coi Cinghiali e i Gunbi, addio ai lumini in mare

lumini

Riviera. Dopo aver staccato la spina al Balla coi Cinghiali, aver chiuso le cucine dei Gunbi, ora si spengono anche le luci dei lumini in mare.

Vediamo l’antefatto. I gestori dei bagni marini della Provincia di Savona, per la posa dei lumini, si rivolgevano a due cererie – di Imperia e Chiavari – produttrici di cero, le quali, a loro volta, compravano il lumino da un’altra ditta. Ebbene, quest’ultima ditta, che certificava i propri lumini come “biodegradabili”, è fallita.

Il punto è che l’ordinanza della Capitaneria di Porto parla chiaro: nelle manifestazioni con i lumini in mare, occorre obbligatoriamente presentare la certificazione di “biodegradabilità” dei materiali. Dunque, mancando il fornitore in grado di fornire queste garanzie – perché fallito, saltano tutte le manifestazioni nel savonese.

La prima a saltare è la serata, prevista per le 21,30 di oggi, a Pietra Ligure, dove si sarebbero potuti scorgere migliaia di lumini in mezzo al mare. Ma Pietra sarà soltanto la prima di una lunga serie di città in cui il suggestivo spettacolo sarà annullato, perché tutti i bagni marini si rivolgevano allo stesso fornitore, ormai fallito.

La posa dei lumini in mare ha sempre rappresentato qualcosa di più di un semplice e stupefacente scorcio di mare. Bensì è sempre stata un’occasione importante, per le spiagge, di prolungare l’apertura con un bell’evento collaterale. Alla base del successo, oltre allo stupore visivo di chi vi assisteva, c’era sicuramente la possibilità di godersi la spiaggia di notte, per una manifestazione molto sentita.

Saranno solo un ricordo, ora, le immagini dei tanti bambini, più o meno piccoli, che con tanto entusiasmo e voglia di fare, facevano a gara per aiutare il bagnino di turno nella posa dei lumini?

I gestori dei bagni marini e chi di dovere si sta già adoperando affinché si riesca ad individuare un nuovo gestore e proseguire con questa bellissima tradizione estiva.

Quel che è certo è che la nostra Riviera subisce l’ennesimo colpo. Non rimane che riprovare a rialzarsi e continuare a lottare, per il turismo, ora che la stagione estiva è alle porte. Si sa, “quando il gioco si fa duro…”.

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