Millesimo. Case popolari di via Moneta a Millesimo: adesso è guerra anche tra i condomini. O meglio contro un condomino: sembra infatti che le polemiche sollevate nelle scorse settimane, con segnalazioni di disservizi e problematiche relative alla gestione del palazzo arrivate anche ai media, non fossero concordate tra tutti i residenti, ma opera di uno solo di loro.
Così i condomini del palazzo “Moneta” hanno deciso di scrivere una lettera, firmata con nomi e cognomi e inviata anche all’amministratore, per “puntare il dito contro il signor X che, nascondendosi dietro l’anonimato, li coinvolge loro malgrado, nelle pubblicazioni sui giornali, di notizie non del tutto veritiere”.
“Ci dissociano da qualsiasi pubblicazione precedente – scrivono i firmatari della lettera -. Diffidiamo il medesimo o altri, a pubblicare su qualsiasi giornale, senza previo consenso: questioni concernenti al condominio in questione. Chiediamo al ‘grafomane’ di non proseguire con ostinata e maniaca imposizione dei propri articoli inserendoli nelle cassette della posta, esponendoli sui portoni e (di soppiatto nelle ore notturne) incollarli sui muri delle scale. Proposte e problematiche vanno discusse e deliberate nelle riunioni condominiali; evitando di imputare all’Istituto Arte problematiche di ordinaria amministrazione, che spettano esclusivamente ai condomini come: la riparazione dei portoni e la derattizzazione”.
“Per inciso, la derattizzazione è stata eseguita e rendicontata alla fine anno del 2013 (e quindi il signor X l’ha anche pagata). Per quanta riguarda la foto, se di ratto si tratta, non è stata scatta nel nostro giardino dove in questo periodo dell’anno il prato è verde e non presenta fogliame secco. Le fatture delle spese condominiali, messe a rendiconto, sono controllate e approvate dai condomini presenti alle assemblee condominiali e verbalizzate. Probabilmente il signore in questione non partecipa alle riunioni condominiali; e non legge i verbali, impugnandoli qualora riscontrasse delle irregolarità. Non è a conoscenza che gli affitti sono calcolati in base al reddito, raggruppati in fasce di appartenenza, e comunicati ai condomini annualmente dall’Istituto Arte e, se errati, contestabili presso l’istituto stesso” conclude la lettera.