Cronaca

Carezze proibite ad una ragazzina di 12 anni, 64enne assolto da ogni accusa: il pm aveva chiesto 7 anni

Savona Tribunale

Savona. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a sette anni di reclusione, ma il collegio del tribunale questa mattina lo ha assolto dalla grave accusa che gli veniva contestata: aver abusato di una ragazzina di 12 anni (oggi diciottenne). A giudizio c’era un sessantaquattrenne savonese, residente nella riviera di ponente, che doveva rispondere di violenza sessuale.

Secondo l’accusa l’uomo, che per un certo periodo aveva ospitato in casa sua la dodicenne e la mamma, l’avrebbe palpeggiata. In particolare la piccola aveva raccontato di aver ricevuto carezze proibite durante la notte, mentre si trovava nel lettone dell’imputato. Accuse che l’uomo ha sempre respinto con decisione negando di aver mai riservato attenzioni particolari verso la figlia della sua amica con la quale non era legato da alcuna relazione sentimentale.

Oggi, a processo terminato (le udienze si erano sempre celebrate a porte chiuse), sono emersi alcuni dettagli in più sulla vicenda e su come era partita la denuncia. La confidenza della bimba era stata raccolta da una psicologa al termine di una lezione scolastisca dedicata ai pericoli che si possono incontrare su internet in riferimento soprattutto ai reati legati alla sfera della pedofilia. Un elemento che secondo la difesa, l’imputato era assistito dall’avvocato Luciano Chiarenza, potrebbe aver in qualche modo suggestionato la ragazzina. Inoltre un ruolo determinante nella sentenza di assoluzione sarebbe da attribuire alle conclusioni della consulente tecnica del pubblico ministero che non aveva rilevato nella bimba i “markers” tipici di una vittima di abusi.

Concetti sui quali il difensore dell’imputato ha fatto leva nella sua arringa difensiva, durata un’ora e mezza, nella quale ha sostenuto che quelle della piccola fossero solo delle fantasie e non fatti realmente accaduti.

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