Carcare, salvo l’appalto con Aimeri: lotta all’immondizia dei “vicini”

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Carcare. L’appalto del Comune con la ditta Aimeri per ora è salvo. Si è svolto la settimana scorsa un incontro tra la giunta del sindaco Franco Bologna e la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti, che nelle ultime settimane era stata ripresa dall’amministrazione in quanto non assicurava più gli standard richiesti dal contratto.

“Sono state risolte sia le vertenze a livello generale sia quelle locali – spiega il vice sindaco Christian De Vecchi – Abbiamo rilevato una maggiore attenzione e un lavoro di pulizia e mantenimento decisamente migliore rispetto a poche settimane fa. A luglio arriverà l’attesa spazzatrice per ripulire strade e cunette, e così la ditta Aimeri, rispettando i patti, avrà l’appalto assicurato”.

Anche Carcare intanto sembra risentire del sistema di raccolta ‘porta a porta’ che ha preso il via nei Comuni limitrofi. Infatti, nonostante sul suolo carcarese si pratichi ormai da due anni, da quando il servizio è partito anche in altri paesi della Val Bormida il Comune sta vagliando alcune modifiche per impedire ai ‘vicini’ di scaricare immondizia abusiva.

Sono già stati ritirati i cassonetti in alcune zone periferiche, ad esempio sul confine con San Giuseppe di Cairo, dove i residenti e probabilmente alcuni di passaggio gettavano i loro rifiuti a spese dei carcaresi. Ma il problema non è risolto, e ci sono ancora altre zone a rischio, dove il Comune sta valutando di estendere il ‘porta a porta’ o di dotare i cassonetti da chiudere a chiave. Grazie alla videosorveglianza un paio di ‘furbetti’ sono già stati individuati ed ora sono scattate le sanzioni, ma non basta.

“L’obiettivo è quello di eliminare i bidoni anche in periferia – conclude De Vecchi – proprio per sensibilizzare i carcaresi tutti che hanno risposto bene al nuovo sistema. I dati sono incoraggianti, e, come lamentano alcuni cittadini virtuosi, non possiamo inficiare il lavoro di molti con l’inciviltà di pochi, o peggio ancora, di ‘vicini di casa’ poco corretti”.

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